Salento e Gargano, i gemelli diversi che fanno la fortuna del turismo di Puglia


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Il tempo inclemente di un'estate mai così incerta e ventosa non ha impedito alla Puglia di essere, ancora una volta, sul tetto delle vacanze in Italia e in Europa.

La partita se la stanno giocando in modo esemplare i due poli opposti della regione, quello a nord il Gargano e quello a sud il Salento. Mare spettacolare, paesaggio costiero affascinante, entroterra suggestivo.  I due luoghi rappresentano ancora oggi due punti di riferimento assoluti nel firmanento turistico del Meridione d'Italia.

L'Adriatico del Gargano e lo Jonio del Salento sono gli unici luoghi di mare che sembrano assomigliarsi nonostante la distanza di qualche centinaio di kilometri e nonostante considerevoli differenze geomorgologiche.

I colori irragiungibili dello Jonio salentino sulle due riviere da Lecce a  Leuca e da Leuca a Torre Lapillo troneggiano nell'immaginario universale del turismo balneare, ma la  bellezza intarsiata della costa garganica da Peschici a Pugnochiuso si impone come un unicum nell'intero arco adriatico italiano.

Da Rodi a Vieste spiagge e scogliere, da Vieste a sud con tutto il perimetro puntellato da insenature e grotte carsiche. Così come il turista impazzisce dinanzi alla scogliera di Palascia a Otranto, agli abissi turchesi della grotta Zinzulusa di Castro, alle spiagge dorate di Ugento. Tutto pieno negli agriturismi, nei B&B, nei villaggi, nelle case vacanze.

Il mare esercita un fascino antico ma poi ci sono i luoghi interni, sul Gargano la foresta umbra, in altura, con boschi da favola e canyon incantati da percorrere in Jeep. Nel Salento ci sono i paesi con le sagre, le feste e i mille festival e spettacoli, tutto ciò che serve e che può bastare.

Se il vento poi tornasse un po' a casa, sarebbe anche più bello.  Più di così.