Indennità covid per il personale sanitario, Fsi – Usae: ‘Mancano 3 milioni e sarebbe giusto assegnarli entro settembre’


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«Per poter corrispondere gli importi prestabiliti per ogni singola fascia a tutto il personale dell’Area della Dirigenza Medica e Veterinaria e Sanitaria e dell’Area del personale di comparto occorrono ulteriori 3 milioni di euro circa. Come FSI-USAE abbiamo sempre ritenuto sin dal primo giorno che il premio al personale dipendente che nel periodo di massima emergenza epidemiologica da Covid 19 ha svolto il proprio dovere doveva essere riconosciuto a tutti per l’impegno, la qualità e la quantità del lavoro prestato in particolare dagli operatori sanitari che ricordiamo sono n.1546 per l’Area della Dirigenza e n.6119 per l’area di comparto per un totale complessivo di n.7.665 dipendenti della ASL di Lecce che ora come in passato che hanno svolto il proprio compito mettendo in gioco la propria vita».

Parole chiare quelle di Francesco Perrone, segretario territoriale di Fsi Usae Lecce, a proposito della richiesta di integrazione fondi al personale dipendente dell’Asl per gli incentivi regionali sul capitolo dell’emergenza covid.

Francesco Perrone, Segreterio territoriale Fsi-Usae Lecce

Già, perché nel momento in cui la curva dei contagi si rialza e di nuovo torna all’attenzione la situazione di rischio del personale sanitario chiamato in prima linea a fronteggiare un eventuale recrudescenza del virus – che nessuno si auspica e che i dati di questi giorni scongiurano – ancora si deve risolvere il problema dei fondi che avrebbero già dovuto ricevere quelli che si chiamarono nei giorni tristi del coronavirus ‘angeli delle corsie’ ed ‘eroi degli ospedali’.

Nessuno ad oggi ha visto un euro, perché quei fondi sebbene stanziati dalla Regione Puglia sembrano a detta dei sindacati pochi per soddisfare tutta la platea che li attende e soprattutto ancora non sono arrivati sul conto dei diretti interessati.

Al momento le risorse per la Asl di Lecce per il personale del Comparto sanità, al lordo di oneri ed irap sono di € 4.148.605 e per il personale della Dirigenza di € 1.382.868, per un totale complessivo di € 5.531.473.

«Siamo certi che nel confronto sindacale richiesto in contrattazione decentrata aziendale – continua Perrone nel suo intervento – troveremo la migliore soluzione per premiare tutto il personale dipendente e vigileremo che le somme disposizione siano erogate come acconto del 90% negli emolumenti mensili di settembre 2020 e il restante importo con le ulteriori somme che dovranno essere messe a disposizione dalla Regione Puglia e corrisposte con il relativo saldo».

Va ricordato che nell’ambito della ASL di Lecce, nel rispetto delle previsioni di cui all’art. 1, co.1 del D.L. n. 18/2020, gli importi dovranno essere effettivamente erogati in favore del personale dirigenziale e del comparto in presenza dei seguenti criteri:

a) Lavoro effettivamente prestato nel periodo 15 marzo – 15 maggio;
b) Coinvolgimento (diretto o indiretto) in attività di contrasto all’emergenza epidemiologica COVID 19;
c) Il coinvolgimento diretto in attività di contrasto è riconosciuto a tutti coloro che operano in reparti nei quali sono ricoverati pazienti Covid. La valutazione circa la rilevanza dell’attività svolta ai fini del contrasto all’emergenza epidemiologica COVID 19 per tutte le altre attività aziendali di cui alla Fascia B) alla Fascia C) ed alla Fascia D), è rimessa al confronto in sede aziendale.

La contrattazione aziendale dovrà, in ogni caso, assicurare che gli incentivi vengano attribuiti esclusivamente al personale effettivamente coinvolto nella gestione dell’emergenza, ad esclusione del personale in smartworking e di quello in sospensione ai sensi del Decreto Cura Italia.

Il personale coinvolto riceverà un contributo – in ragione dei turni di lavoro effettivamente prestati e sulla base del grado di coinvolgimento nella gestione dell’emergenza epidemiologica – suddiviso secondo quattro fasce: A – B – C – D.

Ricordiamo che è equiparato alla fascia A) il personale contagiato Covid 19 e collocato in quarantena, per l’importo massimo previsto.

A ciascun lavoratore non potrà comunque essere riconosciuta un’indennità complessivamente superiore all’importo corrispondente a n. 20 turni per ciascuno dei due mesi presi in considerazione (dal 15 marzo al 15 maggio 2020).

I premi previsti sono da considerarsi cumulabili con tutte le altre forme incentivanti contrattualmente previste.