Con un gol del giovane e promettente Gonzalez su cross di Marcin Listkowski, il Lecce di Baroni espugna la Nuovarredo Arena di Francavilla Fontana e si aggiudica il bel derby pugliese, una vera festa dello sport. Un passo indietro rispetto alla sfida col Bochum, ma certamente una sfida che ha dato importanti indicazioni al club di Sticchi Damiani seguito da tanti tifosi in festa (la quota abbonati intanto è arrivata a 17mila tessere). Il tutto in pieno calciomercato e mentre si attende la conferma dell’esterno d’attacco Di Francesco.
Presentazione del match
A una settimana dall’amichevole al ‘Tardini’ contro il Parma di mister Fabio Pecchia (in quello stadio in cui con la vittoria per 3 a 1 in Coppa Italia, nella scorsa stagione, i salentini di Marco Baroni avevano iniziato la loro cavalcata vincente che li aveva portati in serie A con la decima promozione), a 14 giorni dalla sfida interna di Coppa contro il Cittadella e soprattutto a tre settimane dall’esordio in campionato al ‘Via del Mare’ contro l’Inter di Lukaku e Lautaro (leggi tutte le partite del calendario), i salentini si regalano un bagno di amicizia al Giovanni Paolo II – ormai ribattezzato Nuovarredo Arena – in quel di Francavilla Fontana per la terza amichevole di stagione, dopo la vittoria con il Roveretro e la sconfitta con i tedeschi del Bochum.
Amarcord
Prima dell’inizio, in uno stadio in cui la fa da protagoista il tifo per entrambe le squadre, c’è tempo per un bell’abbraccio tra i presidentissimi delle due formazioni (Sticchi Damiani e Distante) ma soprattutto per la standing ovation nei confronti del direttore sportivo del Lecce Stefano Trinchera che in provincia di Brindisi, con Mister Calabro in panchina, ha fatto faville: doppia promozione dall’Eccellenza alla serie D e dalla D alla Serie C (vincendo in Eccellenza anche Coppa Italia e Super Coppa di categoria).
Formazioni in campo
Baroni manda in campo quello che dovrebbe essere l’undici titolare della stagione: Falcone in porta; Baschirotto, Tuia, Dermaku e Frabotta sulla linea difensiva; Helgason, Hjulmand, Askildsen in mediana; Strefezza, Colombo e Listkowski in attacco.
La Virtus fa bella figura: in porta schiera Michele Avella che dà garanzie da vendere e articola la sua ragnatela di passaggi fatta di difesa e ripartenze con un’ossatura che si basa sulll’ex Risolo, sull’esperto Idda, sul dinamico Carella, sul potente Patierno e sul funbolico Murillo Otavio Mendes.
Primo tempo
Nel primo tempo la Virtus Francavilla di Mister Calabro ‘incarta’ la partita al Lecce di Baroni. Giallorossi che non rischiano nulla dietro ma sono troppo lenti e prevedibili. Di certo la cetena di sinistra sempra più dinamica con Frabotta, Askildsen e Listkowski di quella di destra dove solo Strefezza ha l’argento vivo addosso. Colombo è un po’ macchinoso e tra passaggi sbagliati e smarcamenti ritardati, la partita scivola fino all’intervallo tranne che per pochi sussulti.
Listkowski al 7′ ci prova con un bel tiro a giro su passaggio di Askildsen in percussione dopo un bel recupero a centrocampo: alto.
Hjulmand al 14′ recupera palla e punta la porta ma calcio a lato. Strefezza viene murato prima di inquadrare la porta al 35′ e al 37’si registra l’unica occasionissima: il tap-in in area di Baschirotto dopo il tocco di Colombo che però Avella salva sulla linea.
Secondo tempo: entrano Ceesay e Gonzalez, cambia la partita
Baroni non è contento della prima frazione che è certamente un passo indietro rispetto alla sfida con il Bochum. Nella ripresa enrano subito Ceesay e Gonzalez al posto di Colombo e Askildsen. La Virtus schiera Ecuban in attacco, fastidioso, fastidiosissimo per la difesa salentina. Al 52′ Strefezza di testa su cross di Frabotta alza la mira.
Il gol decisivo
Al 60′ Listkowski crossa al centro e l’ex canterano del Barcellona Gonzalez, classe 2002, di testa sblocca il match grazie anche a un difetto di copertura difensivo dei bianco-azzurri.
La maledizione del gol per Pablito Rodriguez

Al 60′ entrano Gallo e Gendrey al posto di Frabotta e Baschirotto. Poi è la volta di Persson e Rodriguez al posto di Listkowski e Strefezza. Rodrigurez per tre volte non arriva per un soffio alla deviazione vincente su perfetti inserimenti di Gendrey: alla terza occasione spacca la traversa. All’80’ c’è posto anche per Bjorkengren e Berisha. Ma l’inerzia del match è segnata e finisce con un gol di scarto per i leccesi.