Pochi treni, carrozze fatiscenti e littorine senza aria condizionata. Trevisi: ‘questo lo spettacolo che Fse offre ai turisti’

Il consigliere del M5S Antonio Trevisi, da anni impegnato nella denuncia dei disservizi sulle Ferrovie del Sud Est, ha presentato sul tema una interrogazione alla giunta Regionale, a cui non è ancora stata data risposta.

Non si racconta nulla di nuovo quando sotto i riflettori finiscono le condizioni al limite del tollerabile in cui sono costretti a viaggiare i passeggeri delle Ferrovie Sud Est: treni con l’aria condizionata perennemente fuori uso, carrozze fatiscenti, trasporto praticamente fermo la domenica e scarsa informazione soprattutto per i tanti, tantissimi turisti che giunti in Salento non sanno come ‘muoversi’.
  
A ricordare la situazione che non rispecchia la vocazione di questa terra, votata al turismo è consigliere del M5S Antonio Trevisi che sul tema ha anche presentato un’interrogazione alla giunta Regionale, a cui non è ancora stata data risposta.  
  
«I collegamenti che riguardano le FSE sono da tempo un serio problema per i cittadini del Salento, soprattutto di domenica, quando aumenta il flusso dei turisti, ma scompaiono i treni. Il risultato – spiega il consigliere pentastellato – è che per spostarsi sulla costa si è costretti a prendere la macchina, con il traffico che puntualmente va in tilt». È impensabile per una terra vantata per le sue bellezze in ogni angolo del mondo e che vuole fare del turismo la sua punta di diamante che l’auto sia l’unica alternativa offerta agli stranieri per spostarsi ad esempio da una delle bellissime località affacciate sul mare in cui soggiornano alla scoperta dell’entroterra.  
  
La richiesta dell’esponente del Movimento Cinque stelle alla Regione è semplice: un intervento immediato che consenta di venire incontro alle esigenze di un territorio, sempre più penalizzato dalla mancanza di collegamenti.
  
«Nelle ore di punta sulla linea Lecce-Gallipoli – aggiunge Trevisi  – i viaggiatori sono stipati sulle littorine come bestiame su un carro, e sottoposti a temperature da cottura a fuoco lento, quando basterebbe spostare un ATR da Bari a Lecce per farli viaggiare comodamente. Non si può continuare ad accettare passivamente questo stato di cose, accontentandosi degli intermittenti proclami di risanamento che poi restano solo su carta. La maggior parte di coloro – continua – che ipotizzano collegamenti efficienti in una nuova visione della mobilità salentina non è mai salita su un treno, né sui rossi Atr. Se conoscessero la situazione per averla toccata con mano, comincerebbero a parlare di obiettivi possibili e a impegnarsi per renderli, pur nei limiti, anche immediati. Comincerebbero col pretendere condizioni più umane per i viaggiatori: E invece – conclude Trevisi – sono anni che si sogna. Speriamo che la Regione a breve si dia una svegliata».



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