Il progetto degli idrovolanti a Santa Maria al Bagno può “decollare”, il Tar dà il via libera

Rigettato il ricorso contro i provvedimenti dell’Amministrazione neretina, proposto dal proprietario di un’abitazione nei pressi del Giardino della Memoria.

Il Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce rigetta il ricorso contro i provvedimenti che autorizzano il progetto degli idrovolanti nella marina di Santa Maria al Bagno, che, pertanto, ora può “decollare”.

I fatti

Lo scorso mese di febbraio, il proprietario di un’abitazione vicina al giardino della memoria di Santa Maria al Bagno e presidente del Comitato di Santa Maria al Bagno, in difesa della marina e del giardino della memoria, ha impugnato dinnanzi al Tar il progetto degli idrovolanti sul quale l’Amministrazione Mellone punta per incrementare l’economica turistica.

Nel 2020, infatti, il Comune di Nardò aveva ottenuto un finanziamento a fondo perduto del programma europeo Interreg Grecia/Italia 2014/2020, per un importo di 533mila euro, per l’installazione di una idrosuperficie con mini terminal nella marina di Santa Maria al Bagno di Nardò. Il finanziamento è condizionato alla realizzazione dell’opera nei prossimi mesi.

Sul progetto dell’opera pubblica si è svolta una conferenza dei servizi nel 2020 per l’acquisizione dei pareri da parte delle Autorità competenti, che si è conclusa lo scorso mese di novembre con l’acquisizione di tutti i pareri favorevoli alla realizzazione dell’opera, compreso quello della Soprintendenza.

Sennonché lo scorso mese di febbraio il proprietario dell’abitazione gìha impugnato la conferenza dei servizi e i pareri acquisiti all’interno della stessa, in particolare quello della Soprintendenza, a difesa della sua casa e quale residente del Comitato di Santa Maria al Bagno.

L’Amministrazione di Nardò ha deciso di difendersi in giudizio con l’Avvocato Paolo Gaballo, che dinnanzi ai giudici di “Via Rubichi”, ha sostenuto la tardività del ricorso, poiché notificato oltre il termine di decadenza di 60 giorni dalla conoscenza dei provvedimenti impugnati da parte del ricorrente e il difetto di legittimazione sia del ricorrente, che del comitato che lo stesso rappresenta, per carenza di presupposti necessari.

All’udienza camerale tenutasi lo scorso 10 marzo i legali del Presidente del Comitato hanno rinunciato all’istanza di sospensione che avevano richiesto contro i provvedimenti impugnati. Il pomeriggio dello stesso giorno, però, i legali hanno notificato un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica intestato al padre del ricorrente e comproprietario della medesima abitazione, che contestava, per le stesse ragioni del figlio, i provvedimenti già impugnati da quest’ultimo.

Il Comune neretino ha quindi deciso di trasporre il giudizio al Tar di Lecce sempre con attraverso l’Avvocato Gaballo, che ha evidenziato la corretta localizzazione dell’opera pubblica lungo la costa neretina, trattandosi di scelte che, pur essendo riservate alla discrezionalità dell’amministrazione, erano state adeguatamente istruite e motivate, tenendo conto anche del giardino della memoria, visto che lo stesso sarebbe stato riqualificato, valorizzato e impegnato solo in minima parte, senza alcun impatto.

La Prima Sezione di “Via Rubichi” (Presidente Ettore Manca, relatore Silvio Giancaspro), accogliendo le tesi del legale dell’Amministrazione comunale, ha pubblicato la sentenza che rigetta il ricorso, ritenendolo infondato.

Secondo il Tribunale, “L’amministrazione ha esercitato i propri poteri discrezionali senza omettere di valutare e comparare tutti gli interessi coinvolti dalla scelta localizzativa e in particolare l’interesse alla conservazione del valore simbolico del giardino della memoria”.

Scongiurato, così, il rischio di perdita del finanziamento comunitario da parte del Comune di Nardò che ora potrà realizzare il progetto degli idrovolanti, offrendo alla collettività un’importante servizio turistico.

L’Avvocato Paolo Gaballo