Il Consiglio di Stato dispone il ripristino del servizio trasporto della Asl nei centri riabilitativi per diversamente abili

La decisione di “Palazzo Spada” riguarda la prestazione presso i centri diurni socio-riabilitativi contrattualizzati negli ambiti territoriali di Galatina e Nardò.

Con un’ordinanza pubblicata nella mattinata di ieri, il Consiglio di Stato, accogliendo l’appello cautelare promosso dal centro diurno socio-educativo e riabilitativo Comunità “Capodarco Padre Gigi Movia”, dall’Associazione no profit “Oltre la diversità” e da alcuni genitori di figli diversamente abili, ha disposto che l’Azienda Sanitaria Locale di Lecce ripristini il servizio di trasporti della persone diversamente abili dalle loro abitazioni presso il la struttura che ha proposto il ricorso e gli altri centri socio-educativi e riabilitativi contrattualizzati negli ambiti territoriali di Galatina e Nardò.

I fatti

L’Asl ha svolto, per circa dieci anni, il servizio di trasporto dei disabili presso i centri diurni socio-educativi, contrattualizzati ai sensi dell’art. 60 del regolamento regionale n. 4 del 2007 negli Ambiti territoriali di Galatina e Nardò.

La Comunità “Capodarco Padre Gigi Movia” e gli altri centri socio-riabilitativi contrattualizzati, pertanto, hanno potuto usufruire del servizio indispensabile per l’espletamento delle prestazioni riabilitative in favore di persone diversamente abili.

Senonché lo scorso mese di maggio, i Direttori del Dipartimento di Riabilitazione e dell’Area Gestione Patrimonio di “Via Miglietta”, hanno comunicato che la prestazione sarebbe cessata dal 10 maggio, salvo poi prorogarla solo fino al 18 giugno.

Il ricorso al Tar

La Comunità “Capodarco Padre Gigi Movia”, l’Associazione no profit “Oltre la diversità” e diversi genitori di figli diversamente abili, non potendo accettare l’improvvisa e illegittima interruzione si sono rivolti all’Avvocato Paolo Gaballo, che ha impugnato al Tar Lecce la sospensione della Asl, chiedendo che la stessa ripristinasse immediatamente il trasporto, la cui interruzione si poneva in aperta violazione della normativa statale e regionale, impedendo che siano garantiti i Livelli essenziali di assistenza e cagionava gravissimi e irreparabili danni ai diversamente abili, alle loro famiglie e alle strutture preposte all’erogazione del servizio socio-educativo e riabilitativo.

“Via Rubichi” ha respinto il ricorso con una sentenza in forma semplificata che, tuttavia, è stata appellata innanzi a “Palazzo Spada”.

L’appello al Consiglio di Stato

Ieri, il massimo organo della Giustizia Amministrativa, accogliendo le tesi difensive del legale leccese, ha sospeso l’efficacia esecutiva della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del capoluogo salentino, ritenendo che la decisione dell’Azienda Sanitaria Locale è tale da: “da produrre nella sfera giuridica degli appellanti, soggetti deboli, elementi di pregiudizio dotati degli attributi della gravità ed irreparabilità”.

Per effetto della decisione si dovrà ora immediatamente ripristinare il servizio svolto in precedenza e continuare a svolgerlo almeno fino alla decisione di merito che verrà assunta dal medesimo organo giuridico nell’udienza che sarà successivamente fissata.



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