Foto e filmati pedo-pornografici trovati in casa: maestro elementare di Trepuzzi condannato a 3 anni e 4 mesi

Il 60enne rispondeva dell’accusa di detenzione di materiale pedopornografico, con l’aggravante dell’ingente quantità. Il giudice ha disposto, inoltre, il pagamento di una multa di 18 mila euro. Anche il pubblico ministero ha invocato la stessa pena, nel processo in abbreviato.

Trovato in possesso di numerose foto e filmati pedopornografici oggi è arrivata la condanna per un maestro elementare di Trepuzzi. Il gup, Simona Panzera ha inflitto una pena di 3 anni e 4 mesi nei confronti del 60enne P.D.A. (queste le sue iniziali) per "detenzione di materiale pedopornografico", con l’aggravante dell’ingente quantità. Il giudice ha, inoltre, disposto il pagamento di una multa di 18 mila euro. Anche il pubblico ministero, Maria Rosaria Micucci aveva invocato la stessa pena, nel processo celebratosi con il rito abbreviato. Il difensore dell'uomo, l'avvocato Marco Pezzuto, invece, aveva chiesto l'assoluzione per il proprio assistito. 
  
Ricordiamo che, il 19 giugno dello scorso anno, furono sequestrati nell'abitazione del maestro elementare ben 950 supporti informatici fra dvd e cd con foto e filmati dal contenuto  pedopornografico. Il 60enne di Trepuzzi fu arrestato nella stessa mattinata dagli agenti della polizia postale. L’inchiesta partì da Roma coinvolgendo in Provincia di Lecce ben 36 persone che si sarebbero scambiate le immagini e i video "incriminati".
  
Il giudice delle indagini preliminari convalidò l’arresto, disponendo per il 60enne di Trepuzzi la misura cautelare dei domiciliari. Inoltre, alcuni giorni dopo, il pm richiese una consulenza sul materiale sequestrato che fu conferita al perito informatico Maurizio Ingrosso, mentre la difesa del maestro di scuola nominò il dottore Claudio Leone.  Dalla consulenza tecnico-informatica, secondo la difesa del maestro elementare, sarebbe emersa un'assenza di dolo.  Il 60enne pur scaricando centinaia di file, non era consapevole del contenuto di molti di essi.
  
Successivamente, venne accolta dal Tribunale del Riesame l'istanza di scarcerazione presentata dall'avvocato Pezzuto e dopo 18 giorni trascorsi ai domiciliari, P.DA. tornò in libertà. I giudici sostituirono la misura cautelare degli arresti domiciliari con quella meno grave dell’interdizione dall’esercizio dell’insegnamento per un anno.
  
Il sostituto procuratore Micucci, nel settembre scorso, ha poi disposto una perizia psichiatrica e psicologica per il 60enne di Trepuzzi, attraverso l'incidente probatorio. Viene accolta dunque la richiesta dell'avvocato difensore dell'insegnante, il quale sostiene come il proprio assistito soffra di mania ossessiva e compulsiva da collezionismo. Infatti, lo stesso maestro elementare in sede d'udienza di convalida dinanzi al Gip, affermò di possedere quella smisurata quantità di materiale pedopornografico, sospinto da una smania incontrollabile di collezionare e "non per assecondare un’indole morbosa". Cosicché , il Gip Martalò, in data 15 settembre, ha conferito l'incarico allo psichiatra Domenico Suma e al Docente di Criminologia Clinica e Psicopatologia Forense presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bari Ignazio Grattagliano. I consulenti nominati della difesa sono invece, lo psichiatra Pompilio Palmariggi e la psicologa Manuela Settimo.



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