Sarà giudicato con il rito abbreviato Vittorio Delle Rose, rigattiere 71enne di Copertino, che tentò di strangolare la compagna 41enne che lo aveva lasciato.
Il gup Simona Panzera ha accolto l’istanza presentata dal suo legale, l’avvocato Massimo Bellini, dopo che la Procura aveva chiesto il giudizio immediato. Nella giornata odierna, la presunta vittima si è costituita parte civile con il difensore Giovanni Tarantini. Il processo si terrà in data 12 marzo 2018 e l’imputato dovrà difendersi dall’accusa di tentato omicidio.
Vittorio Delle Rose fu arrestato il 7 settembre scorso dai militari dell’Arma dei Carabinieri di Veglie. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Delle Rose, nella tarda mattinata, con la scusa di andare a trovare un amico comune, è passato a prendere la ex compagna con l’Ape. E lei ha acconsentito ad accompagnarlo, mai immaginando che le avrebbe fatto del male, nelle campagne a pochi passi da Monteruga (località nei pressi di Veglie).
Il 71enne, dopo una discussione con la ex, le ha stretto una corda intorno al collo, poi ha tentato di soffocarla con le mani. Non solo, poiché avrebbe cercato di trascinarla verso un pozzo, presumibilmente con l’intenzione di gettarla dentro.
La donna è riuscita a scappare e ha raccontato l’accaduto ad un automobilista di passaggio che, intuendo il pericolo, ha chiamato i carabinieri. La 41enne è stata accompagnata presso il “Vito Fazzi” di Lecce per le cure mediche. Invece, Delle Rose, interrogato in caserma, è stato colto da un malore. In seguito, è stato condotto presso il Carcere di Borgo San Nicola, su richiesta del pm Antonio Negro. L’uomo, molto provato e ancora in stato confusionale, non ha risposto alle domande del giudice nell’udienza di convalida dell’arresto che si è tenuta, nei giorni successivi, davanti al Gip Antonia Martalò.
