Assunzioni nella Sanità. Il Salento ancora penalizzato

Il consigliere regionale di Forza Italia, Luigi Mazzei attacca Loredana Capone e Sergio Blasi «Inadeguati a rappresentare il Salento. Bari fa l’assopigliatutto»

I tanto attesi rinforzi di personale per gli ospedali pugliesi finalmente stanno per arrivare. Ad annunciarlo, nei giorni scorsi, lo stesso Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola che, insieme all'assessore alla Sanità, Donato Pentassuglia, ha presentato il piano di assunzioni 2014/2015. «Entro pochi mesi – aveva dichiarato il governatore pugliese- altri 2.563 tra medici, infermieri e dirigenti amministrativi porteranno un sollievo significativo al nostro sistema sanitario regionale». Costo totale previsto: 151 milioni di euro. Circa l'80% delle 2563 assunzioni sarà sbloccato immediatamente, mentre il restante 20% sarà utilizzato dall'assessorato in futuro per coprire carenze nelle specialità di riabilitazione e pneumologia. Numeri alla mano e concretamente nei prossimi mesi arriveranno nei reparti degli ospedali pugliesi 83 primari, 537 dirigenti medici, 31 dirigenti di area professionale- tecnica, 827 tra infermieri e tecnici e 944 operatori socio-sanitari.

Una buona notizia? Indubbiamente ma è la ripartizione territoriale a far sorgere qualche dubbio: il 40% dei rinforzi, infatti, sarà dirottato nella provincia di Bari. Le 1600 assunzioni restanti verranno divise tra Asl Brindisi, Bat, Foggia, Lecce, Taranto, Ospedali Riuniti di Foggia e Irccs De Bellis secondo "principi" poco chiari e coerenti. A sottolinearlo è il consigliere regionale di Forza Italia, Luigi Mazzei secondo cui non solo il piano deve essere necessariamente rivisto ma così come è stato pensato offende il Salento che ne esce ancora una volta penalizzato «con il piano delle assunzioni nella sanità annunciato da Vendola, – si legge nella nota diffusa dal consigliere calimerese- il Governo regionale, con la connivenza di assessori e consiglieri salentini, ancora una volta offende il Salento. Una cosa è chiara: non si può parlare più di distrazione, disattenzione, insensibilità. Siamo di fronte ad una premeditazione finalizzata a colpire la nostra provincia ed a penalizzarla rispetto al resto della Puglia».

«Si pensi – precisa Mazzei- che delle 2.563 assunzioni annunciate per il 2014/2015 solo 231 saranno nel Salento. Meno di Brindisi che, con un terzo degli abitanti della provincia di Lecce, ne avrà 264. Meno di Taranto che ne avrà 383 malgrado abbia la metà dei nostri abitanti. A Foggia addirittura, come premio per l’ex Assessore, Elena Gentile ce ne saranno 447. Tra Bari e Bat il boom: 1238 assunzioni!».

Non è solo il piano, secondo il consigliere regionale di Fi, a mostrare qualche "pecca". Luigi Mazzei tuona anche contro il Pd salentino «È del tutto ovvio che Assessori e Consiglieri regionali salentini siano inadeguati a rappresentare il Salento: le loro battaglie, ad oggi, sono state solo e soltanto guerre intestine di potere che nulla lasciano al territorio. Si pensi che nel 2013 ci furono per il Salento solo 29 assunzioni su 1146. Il ristoro che la nostra provincia avrebbe dovuto avere in quest’anno è bello e servito. Quindi per il Salento nessun posto di lavoro nella sanità, o per meglio dire, numeri inadeguati alle aspettative, ai bisogni e al diritto alla salute. Al nostro territorio vanno ospedali e reparti chiusi, medici emiliani che tolgono opportunità ai professionisti leccesi, un 118 trascurato con solo 25 postazioni rispetto, per esempio, a Brindisi che ne ha addirittura 20. La smettano Sergio Blasi e Loredana Capone di far finta di litigare, mentre si apprestano ad andare in corteo dietro a Michele Emiliano per raccogliere consensi alla sua candidatura, quel Michele Emiliano che da Presidente dell’Assemblea della ASL di Bari non si è nemmeno accorto del buco di bilancio con uno sperpero di circa 50 milioni di euro delle tasche dei cittadini pugliesi, con medici che dichiaravano di lavorare 23 ore al giorno. Vendola ha cambiato quattro Assessori alla Sanità in questi anni, a dimostrazione che la sua politica in un settore che è strategico per la nostra Regione è fallimentare. Ora basta! Il Salento va rispettato. Questo piano deve essere necessariamente rivisto».



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