Cittadella della Giustizia, al vaglio nuove possibili soluzioni con costi più contenuti

Nella mattinata di oggi, si è tenuto un incontro istituzionale presso il Tribunale di Lecce, dopo la proposta progettuale, da parte dell’Agenzia del Demanio

Nuove possibili soluzioni, con costi più contenuti, per la realizzazione della Cittadella della Giustizia, per la quale il Ministero della Giustizia ha già stanziato 70 milioni di euro.

Nella mattinata di oggi, si è tenuto un incontro istituzionale presso il Tribunale di Lecce. Erano presenti nell’aula “V. Aymone” della Corte d’Appello, il sindaco Carlo Salvemini e l’assessore all’urbanistica, Rita Miglietta. Hanno partecipato, tra gli altri, all’incontro, il procuratore generale, Antonio Maruccia e il presidente della Corte d’Appello, Lanfranco Vetrone. Ed è stata presentata una relazione dell’ingegnere Ippazio Morciano, responsabile della sicurezza del Tribunale di viale de Pietro, in base alla quale si stima un investimento di circa 160 milioni di euro (a fronte dei 317 milioni di euro stimati dall’Agenzia del Demanio).

Inoltre, l’assessore all’ambiente della Regione Puglia, Anna Grazia Maraschio, presente all’incontro, ha preannunciato una disponibilità a un project financing.

Si è trattato del primo incontro utile dopo la presentazione completa, da parte dell’Agenzia del Demanio, dello studio propedeutico alla realizzazione della Cittadella sulla prima proposta progettuale, che prevede la localizzazione su terreni posti in via Adriatica sulla Lecce-Torre Chianca.

Uno studio che ha quantificato il fabbisogno finanziario per la realizzazione dell’opera in 317 milioni di euro ed evidenziato, secondo il Comune, diverse criticità di natura urbanistica. Inoltre, per la realizzazione della Cittadella della Giustizia sulla Lecce-Torre Chianca, ai 317 milioni stimati andrebbero aggiunte ulteriori somme relative alla realizzazione di opere infrastrutturali aggiuntive, come ad esempio l’adeguamento delle uscite della tangenziale.

La proposta del Comune di Lecce

Preso atto delle suddette criticità evidenziate, il Comune di Lecce si è incaricato di proporre una ipotesi localizzativa alternativa, ma con costi e impatti ambientali notevolmente ridotti. L’ipotesi, offerta alla valutazione dell’Agenzia del Demanio, del Ministero della Giustizia e degli altri soggetti interessati alla realizzazione dell’opera, è stata redatta dall’Ufficio di Piano del Comune di Lecce, afferente all’assessorato alle Politiche Urbanistiche.

I suoli alternativi individuati dal Comune sono di proprietà comunale e l’Ente li cederebbe a titolo gratuito per la realizzazione della Cittadella. Sono situati sulla Lecce – San Cataldo, sul lato sinistro della carreggiata in uscita della città, a circa 500 metri dal ponte della Tangenziale Est e a un chilometro dallo Stadio Via del Mare.

Diversi i punti di forza individuati dal Comune e riportati in uno studio offerto alla valutazione degli Enti. Difatti, l’area è già servita da sottoservizi e non necessiterebbe di molte opere di urbanizzazione primaria, invece necessarie sull’area precedentemente individuata; l’adiacenza all’asse stradale Lecce San Cataldo e la vicinanza all’uscita 7 A-B della Tangenziale, su cui è possibile immaginare in futuro un sistema di trasporto pubblico locale ad alta efficienza (TOD); l’utilizzo di infrastrutture stradali e parcheggi esistenti (piazzale Stadio); la proprietà comunale dei suoli.

La proposta del Comune andrebbe incontro anche all’esigenza di avviare ad una funzione sociale i suoli confiscati alla mafia sulla Lecce Torre – Chianca. Infatti, potrebbero diventare: “un Parco agro-silvo-pastorale con valenza educativa, attraverso una operazione che vedrebbe la collaborazione tra Ministeri della Giustizia, della Transizione Ecologica, Università del Salento e Comune di Lecce e che potrebbe portare alla nascita di una impresa sociale modello”.

“Lecce ha bisogno di una Cittadella della Giustizia che aggreghi le funzioni giudiziarie e garantisca agli operatori, ai lavoratori, agli utenti maggiore comodità, servizi, e infrastrutture – ha dichiarato il sindaco Carlo Salvemini – Siamo fortemente intenzionati a dotare la città di questa infrastruttura sociale importante. Ci troviamo in una fase cruciale di questo percorso, che è sapientemente guidato dal Ministero della Giustizia, dal Tribunale e dalla Procura generale del territorio, che ringrazio per l’importante lavoro di coinvolgimento e condivisione. Abbiamo individuato le risorse a disposizione, ora dobbiamo individuare all’interno di quella disponibilità il progetto da realizzare. Gli esiti dello studio redatto dall’Agenzia del Demanio sui terreni della Lecce-Torre Chianca, ci hanno consegnato delle valutazioni che non possiamo ignorare, per questo come Comune ci siamo subito attivati per individuare alternative percorribili che riducessero i costi e l’impatto ambientale dell’opera e che ci consegnassero più elevate chance di realizzazione della stessa in un unico lotto. Perché non vogliamo correre, sulla pelle della città, il rischio di incompiute o di nuovi infiniti cantieri. La nostra proposta, insieme alle valutazioni tecniche che la accompagnano, è ora a disposizione del Ministero e degli Enti che dovranno legittimamente compiere le proprie scelte”.



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