Ivan Regoli, Scu e immigrati. Plauso ai carabinieri salentini dal Comandante interregionale

Il generale Franco Mottola, comandante interregionale, in visita nel Salento si è voluto complimentare con i carabinieri per l’impegno e la dedizione profusi nello svolgimento della quotidiana attività di controllo del territorio e di contrasto ad ogni forma di criminalità.

Il duro colpo inferto alla Sacra Corona Unita culminata nell’ultima operazione «Dejavu- ultimo atto» con cui, come dichiarato dallo stesso procuratore capo della Repubblica di Lecce, Cataldo Motta si spera di riportare «un po’ di tranquillità a Squinzano e nel nord Salento». Il caso di Ivan Regoli chiuso tre anni dopo con l’arresto di Cosimo Mele, il 35enne accusato di aver ucciso il giovane scomparso a Matino in una tiepida giornata di settembre, le cui ossa furono ritrovate quasi per caso in un pozzo. E ancora l’emergenza immigrati che il nostro territorio, anche un po’ per la sua posizione geografica, si ritrova a dover affrontare.

Sono stati questi gli esempi citati dal generale Franco Mottola, comandante interregionale carabinieri “Ogaden”, con competenza su Campania, Puglia, Basilicata, Abruzzo e Molise, in visita nel Salento. Quella di ieri, infatti, è stata una giornata importante per l’arma. L’ufficiale generale ha prima visitato, il comando provinciale di Lecce dove, accolto dal comandante Nicodemo Macrì, ha incontrato il personale della sede, gli Ufficiali comandanti dei reparti territoriali e dei reparti speciali, una rappresentanza dei comandanti di Stazione, dei militari in servizio presso i diversi reparti dislocati nella provincia nonché dell’Arma in congedo. Mottola ha espresso a tutto il personale il proprio apprezzamento per l’impegno e la dedizione profusi nello svolgimento della quotidiana attività di controllo del territorio, di contrasto ad ogni forma di criminalità comune ed organizzata e di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.

In particolare, si è complimentato per la recentissima operazione condotta dal comando provinciale sul territorio di Squinzano, a conclusione di un più ampio sforzo investigativo che riguarda le sei compagnie del territorio salentino. Il Generale Mottola ha, inoltre, richiamato a tutti i carabinieri del Comando Provinciale l’importanza della funzione sociale quotidianamente assolta, con particolare riferimento al ruolo di primaria importanza svolto dalle Stazioni carabinieri, tesa a partecipare la presenza rassicurante dello Stato e a recepire le istanze dei cittadini ai quali bisogna sempre offrire “risposte concrete e puntuali”.

Il generale ha anche incontrato il prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta, il presidente della Corte d’Appello, Marcello Dell’Anna, il procuratore generale presso la Corte d’Appello, Giuseppe Vignola, e il procuratore capo della Repubblica di Lecce, Cataldo Motta.

La visita è continuata poi presso la compagnia di Casarano. Qui, il generale ha riconosciuto l’ininterrotto impegno investigativo da parte dei militari nel ricercare il responsabile dell’omicidio Regoli. E, successivamente, a Tricase, vera e propria “porta d’ingresso” in Italia e quindi territorio di notevole importanza strategica per la sicurezza e per la gestione dell’emergenza immigrati.



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