Legge di Stabilità 2017, Confartigianato stima un risparmio di 47,8 milioni di euro per le imprese leccesi

Ben 229,6 milioni di euro di risparmi o per investimenti a favore delle micro e piccole imprese della Puglia. Questo grazie alle principali misure contenute nella Legge di Stabilità 2017.

Sarà una boccata d'aria fresca per micro e piccole imprese quella che proverrà dagli effetti della Legge di Stabilità 2017. 

A Lecce, le imprese con un massimo di 50 addetti risparmieranno 47,8 milioni di euro che potranno essere impiegati come investimento. A Bari saranno 79,1 milioni di euro; Barletta-Andria-Trani 24,3; Brindisi 20,8; quelle di Foggia 30,6; quelle di Lecce 47,8; Taranto 27,1. Per un totale complessivo di 229,6 milioni in Puglia. 
 
Le stime arrivano dal Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia che ha calcolato gli effetti degli interventi della manovra fiscale per domanda, competitività e crescita focalizzati sul sistema delle micro e piccole imprese.
  
"La proiezione elaborata dal nostro Centro Studi regionale – commenta Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia – ci consente di fotografare l’impatto nel nostro territorio dei provvedimenti contenuti nella legge di stabilità. Anche grazie al pressing costante di Confartigianato, finalmente si è deciso di imboccare la strada della riduzione della pressione fiscale sulle imprese.
 
Gli interventi sono molteplici ed eterogenei tra loro, ma tutti vanno nella stessa direzione. Si pensi al nuovo regime di cassa, che consentirà agli imprenditori di pagare le tasse dopo aver incassato le fatture, oppure all’estensione dell’Iri al 24% alle imprese individuali e alle società di persone: una misura molto importante per le piccole imprese, che alleggerisce la tassazione sulla parte di reddito reinvestita nell’azienda.
  
Non meno importanti, oltre alla sterilizzazione dell’aumento dell’IVA, sono la misura che blocca gli aumenti dei tributi locali e le disposizioni che semplificano molti adempimenti burocratici di tipo fiscale.
  
Infine non dimentichiamo la revisione degli studi di settore, un tema su cui Confartigianato è da sempre impegnata in prima linea. Finalmente, da strumento di accertamento e sanzione vengono convertiti in uno strumento per stabilire indici di affidabilità, al di sopra dei quali ci saranno premialità in favore dei contribuenti. È anche questo un passo importante, poiché completa la revisione del regime dei minimi fatta lo scorso anno, coerentemente con un disegno di generale riduzione della pressione fiscale sulle piccole imprese
 
Adesso – conclude Sgherza – ci aspettiamo che a livello locale la Regione si adoperi sui fronti di propria competenza per dare alle nostre imprese lo slancio necessario ad agganciare una stabile ripresa."

 



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