Commercio a Lecce, stop di due anni a licenze per bar e ristoranti nel centro storico

Approvato in Consiglio Comunale il Documento Strategico del Commercio di Lecce. Il Sindaco Salvemini: ‘Vogliamo rilanciare l’anima commerciale della città’.

“Lecce è una città la cui anima commerciale va rilanciata. L’obiettivo che ci proponiamo di raggiungere, soprattutto con i provvedimenti dedicati al centro storico, è quello di migliorarne la vivibilità a vantaggio di chi nel centro storico vive e lavora e di favorire, con il blocco temporaneo delle attività di food, investimenti commerciali di altra tipologia, come, per esempio, negozi e botteghe”. Esulta Carlo Salvemini, sindaco di Lecce, per l’approvazione del Documento Strategico del Commercio della Città di Lecce, un unico strumento di pianificazione che pone regole chiare per il commercio in città. L’Amministrazione prova a dare organizzazione sistematica ad un settore esploso con il boom turistico e che fino ad ora era stato disciplinato da piani e regolamenti comunali risalenti al 2005.

“Si trattava di provvedimenti singoli e non inquadrati in una cornice di pianificazione complessiva, come succede, invece, con questo documento”, prosegue il primo cittadino di Lecce.

Carlo Salvemini intervista (ph. Mattia Maniglio)

Oltre al blocco di due anni per le attività di somministrazione di alimenti e bevande, il documento approvato a Palazzo Carafa prevede anche il blocco per tre anni dei i distributori automatici nel centro storico (in quelli già presenti sarà vietata la vendita di alcolici con l’obbligo per i gestori di dotare le strutture di personale a presidio o di porte d’accesso per evitare che diventino luoghi di bivacco). Fuori dal centro storico, invece, la vendita degli alcolici sarà vietata dalle 22 alle 6.

Con il documento si è fatta anche chiarezza sulla differenza esistente fra commercio al dettaglio e somministrazione in ambito food; è stato regolamentato così il consumo sul posto negli esercizi di vicinato, che devono distinguersi visivamente rispetto a bar e ristoranti. Si consentirà, inoltre, agli esercizi di vicinato nel centro storico che dovessero averne i requisiti di riconvertirsi in pubblici esercizi entro 60 giorni dall’approvazione del documento.

Cosa è il Documento Strategico del Commercio della Città di Lecce

Previsto all’art. 12 del Codice del Commercio della Regione Puglia, il Documento strategico è lo strumento attraverso il quale si mantiene in capo al Comune la possibilità di definire – pur in un quadro di generale liberalizzazione delle attività commerciali normato a livello nazionale e sovranazionale – le modalità di programmazione che garantiscono assetti equilibrati da un punto di vista urbanistico, ambientale, infrastrutturale, di vivibilità sociale, senza compromettere il rispetto della libertà di impresa.

Redatto dall’assessorato alle Attività Produttive con la consulenza dei Cat (centri assistenza tecnica) di Confcommercio e Confesercenti, il Documento approvato contiene sette dei nove allegati e regolamenti. Saranno successivamente portati in Aula Consiliare per l’integrazione sia il regolamento per il commercio sulle aree pubbliche che quello per le rivendite di giornali e riviste. 

Le dichiarazioni dell’assessore alle attività produttive, Paolo Foresio

Paolo Foresio

«Quello che ci siamo ripromessi di fare con questo articolato documento è innalzare qualitativamente l’offerta commerciale, rimettere ordine dove finora non c’è stato, dare a tutti regole chiare, tutelare e valorizzare il piccolo commercio, puntare sulla sostenibilità ambientale, cercare di trovare il migliore equilibrio nel centro storico fra attività commerciali e residenti. È stato un lavoro complesso ma portato avanti secondo una visione strategica organica dell’Amministrazione comunale, coerente anche con i principi contenuti nel PUG in corso di realizzazione. Sono soddisfatto del risultato e sono certo che queste regole chiare possano incidere positivamente sul futuro del commercio in città».



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