Barista accoltellato a Merine. 48enne a processo per tentato omicidio. Sceglie il rito abbreviato

Il 29enne gestore del bar si è costituito parte civile. I fatti si sono verificati, poco dopo le 23.00, del 20 novembre scorso.

Avrebbe accoltellato il 29enne gestore del bar, al termine di una violenta lite scoppiata per alcune consumazioni non pagate da un cliente.
Andrea Signore, 48enne di Merine, sarà giudicato con il rito abbreviato. In mattinata, si è svolta la prima udienza dinanzi al gup Sergio Tosi.

Gli avvocati Fulvio Pedone ed Angelica Angelini, difensori dell’imputato, hanno chiesto ed ottenuto l’acquisizione di un file video, che permetterebbe di avere una ricostruzione completa dell’accaduto.

Il 29enne gestore del bar, intanto, si è costituito parte civile attraverso l’avvocato Francesco Vergine. L’udienza è stata aggiornata al 5 giugno.

Andrea Signore è accusato di tentato omicidio aggravato dai futili motivi e dall’utilizzo dell’arma.

Secondo la ricostruzione dell’accaduto da parte degli inquirenti, poco dopo le 23.00 del 20 novembre scorso, il 48enne avrebbe colpito il giovane gestore del bar nel centro di Merine, con un coltello. Un colpo all’addome, come ultimo atto di una lite.

Mentre l’ambulanza del 118 ha accompagnato il ferito all’Ospedale di Scorrano, dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, i Carabinieri della locale stazione, insieme ai colleghi del nucleo operativo e radiomobile di Lecce, hanno fermato l’autore dell’aggressione.

Come raccontato anche da alcuni testimoni, poco prima dell’accoltellamento ci sarebbe stata un lite tra il 29enne e un cliente, a causa del mancato pagamento di alcune consumazioni.

Durante la discussione avvenuta in piazza, sarebbe intervenuto Signore. Poi l’epilogo, noto. Ed uno di essi ha riferito di aver sentito esclamare dalla vittima, la frase: ”Mi ha tirato, mi ha tirato”, tenendosi la pancia.

Il 29enne, ascoltato dagli inquirenti in ospedale, ha detto che forse era stato accoltellato da Signore per il rovesciamento a terra di un bidone dei rifiuti antistante l’esercizio commerciale della famiglia della vittima. Non escludendo l’ipotesi del suddetto diverbio con il cliente.

Secondo i legali del 48enne, invece, l’uomo sarebbe stato aggredito, in due occasioni, dal gestore del bar.