Irregolarità nella nomina del revisore dei conti? Chiesta l’archiviazione per il sindaco di Nardò

Il pm ha chiesto l’archiviazione, oltre che per Pippi Mellone, anche anche per un assessore, un dirigente e i componenti della maggioranza, tutti accusati di abuso d’ufficio

Chiesta l’archiviazione per il sindaco di Nardò, Pippi Mellone e per i componenti della maggioranza, per la nomina del presidente del collegio dei revisori dei conti. L’istanza porta la firma del pubblico ministero Donatina Buffelli e ora l’ultima parola spetta al gip.

Nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari, il pm ha formalizzato le accuse verso le 22 persone, accusate di abuso d’ufficio. Si tratta dell’assessore al Bilancio Gianpiero Lupo, dell’ex responsabile del settore economico-finanziario Pantaleo Isceri e dei consiglieri comunali di maggioranza: Antonio Tondo, Massimo Dito, Carlo Benegiamo, Daniela Bove, Anna Lisa Cuppone, Gianluca Fedele, Alberto Egidio Gatto, Pierpaolo Giuri, Augusto Greco, Paolo Maccagnano, Pantaleo Manieri, Gabriele Mangione, Maria Giulia Manieri Elia, Lucio Margarito, Francesco Plantera, Alessandra Prete, Pier Luigi Tarantino, Ettore Tollemeto, Giuseppe Verardi.

L’inchiesta ruotava intorno alla nomina di Alessandro Sanasi, candidato nella lista Liberi Popolari, quale presidente del collegio dei revisori dei conti. Il caso venne sollevato dall’avvocato Marcello Risi, ex sindaco di centrosinistra.

Sanasi venne eletto nella seduta di consiglio comunale del 14 marzo di quest’anno. Si legge nell’avviso di conclusione delle indagini: «In qualità di consiglieri comunali, in violazione di norme dello statuto comunale al fine di procurare un ingiusto vantaggio patrimoniale ad Alessandro Sanasi (il compenso annuo previsto di oltre 28mila euro), lo eleggevano Presidente del Consiglio del Collegio dei Revisori dei Conti per il triennio 2022-2024 e ciò nonostante si fosse candidato alle ultime elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio Comunale di Nardò (3 e 4 ottobre 2021) e pertanto fosse non eleggibile».

Ma come detto, il pm Buffelli ha poi chiesto l’archiviazione del procedimento.

Pippi Mellone è difeso dall’avvocato Giuseppe Corleto.



In questo articolo: