Tonino Valerii è stato uno dei maestri del cinema italiano; uno dei padri del western europeo. Era nato il 20 maggio 1934 a Montorio al Vomano. Nel 1955 si è trasferito a Roma per frequentare il Centro sperimentale di cinematografia, dove fu allievo tra gli altri di Alessandro Blasetti e dove si diplomò in regia e sceneggiatura.
Gli inizi
Valerii iniziò a farsi notare nel panorama del cinema italiano con il film “Tutto è musica” di Domenico Modugno, del quale scrisse il soggetto. Subito dopo il regista venne pagato per scrivere la storia di “La cripta e l’incubo di Camillo Mastrocinque”. Solo pochi mesi dopo, nel ’64, il regista si fece notare dall’icona nascente dello spaghetti-western del tempo, Sergio Leone. Leone gli chiese infatti di fare da assistente regia sia per il suo ‘Per un pugno di dollari’ che per ‘Per qualche dollaro in più’ (anche se in realtà in Per un pugno di dollari Valerii non è accreditato).
La carriera
Nel ’66, Valerii iniziò la sua vera carriera da regista. In quell’anno, infatti, ha firmato il soggetto, la sceneggiatura e la regia di ‘Per il gusto di uccidere’, con Craig Hill e George Martin. Due anni dopo ‘Per il gusto di uccidere’, Valerii si è dedicato alla realizzazione su grande schermo del romanzo di Ron Barker, Der Tod ritt dienstags (I giorni dell’ira), sceneggiato da Ernesto Gastaldi, con due star dello spaghetti-western del tempo: Giuliano Gemma e Lee Van Cleef per la prima volta insieme, Van Cleef reduce dai successi ottenuti con Il buono, il brutto, il cattivo e Per qualche dollaro in più. Il film di Valerii si presenta psicologico e violento, com’era già stato “Per il gusto di uccidere”. Inoltre è rimasta celebre del film la colonna sonora realizzata dal pesarese Riz Ortolani recentemente scomparso e utilizzata anche in Kill Bill vol. 2 da Tarantino, grande appassionato del genere. A lui si deve l’innovativa (per quel tempo) tecnica cinematografica di seguire il nemico da lontano in “I giorni dell’ira”.
Omaggio al cinema “leoniano”
Nel 1973 ha diretto Henry Fonda e Terence Hill in “Il mio nome è Nessuno”, film nato da un’idea di Sergio Leone ancora con la sceneggiatura di Ernesto Gastaldi, che risulta essere un vero e proprio omaggio al cinema leoniano e al western in generale. Un film, venduto ai produttori, come più volte affermò Leone, raccontando i primi 3 minuti, senza sapere come il film sarebbe proseguito. La pellicola fu un grandissimo successo di pubblico, tra i primi tre incassi del 1973. Nella circostanza Tonino si trovò a dirigere un mostro sacro del cinema come Henry Fonda nelle pianure americane. Un impegno tremendo, sapendo che a Roma Sergio Leone guarda a i giornalieri, ossia le scene che Tonino stava girando negli States. Henry Fonda si rese conto del carico che gravava sulle spalle di Tonino che aveva qualche problema a dirgli di ripetere una scena non riuscita bene, lo prese in disparte e gli disse che doveva trattarlo come l’ultima delle comparse e liberarsi dal timore reverenziale, sia nei suoi confronti che in quelli di Sergio. Grande Henry!
Altri lavori
Nel 1986 ha scritto e diretto “Senza scrupoli”, film erotico interpretato da Marzio Honorato e Sandra Wey (lanciata come protagonista nel sequel di Histoire d’O). Il film si avvale della colonna sonora scritta da James Senese e Joe Amoruso oltre che della fotografia a opera di Giulio Albonico. Tra gli altri film di Valerii è doverdoso menzionare: “Il prezzo del potere” con Giuliano Gemma, “La ragazza di nome Giulio”, “Una ragione per vivere e una per morire” con James Coburn e Bud Spencer e “Mio caro assassino” oltre a diverse serie televisive. Negli ultimi anni Valerii si è occupato soprattutto di sceneggiati TV e altri prodotti per la Rai. Nel 1996 è stato l’ideatore della rassegna cinematografica Roseto Opera Prima, dedicata ai registi italiani esordienti, che si svolge ogni estate a Roseto degli Abruzzi, giunta alla XXII Edizione.
“Corri Tonino, Corri!”
Lo sceneggiatore Ernesto Gastaldi, amico fraterno di Tonino e compagno di tante avventure, dice di lui:
Così il 13 0ttobre 2016 è morto il mio più grande amico nel mondo del cinema, il grande regista Tonino Valerii. Lui era nato a maggio del 1934, io a settembre. Abbiamo condiviso un lungo tratto di vita, dai 20 agli 80 anni e abbiamo lavorato insieme a molti film, ma per quel che più conta è stata la salda calda amicizia. Quando finiva di girare un film e cercava il prossimo ero solito a incitarlo ridendo: Corri, Tonino, corri!, ora mi è corso avanti, presto conto di raggiungerlo.
di Ivan Vedruccio
