Anche a Porto Cesareo è partita la Campagna Referendaria per dire "no" alle trivellazioni nel mare salentino. In buona sostanza, si tratta di un’iniziativa avviata dal movimento “Possibile” – guidato dall’ex esponente della minoranza del Pd Pippo Civati – poi sostenuta da diversi politici, tra cui Rocco Palese del Movimento “Oltre con Fitto”, e sposata dall’Amministrazione Comunale di Porto Cesareo, guidata dal Sindaco, Salvatore Albano, che la sta portando avanti insieme al movimento politico di appartenenza Progetto Futuro.
Ed è proprio Albano a dire la sua sull'argomento: “Appare inverosimile che con un sistema normativo nazionale e comunitario orientato a tutelare in via principale l’ambiente da ogni pericolo anche in via preventiva, si possa arrivare ad autorizzare anche solo la ricerca della presenza di petrolio con spari di pericolose onde d’urto che, come già ampiamente dimostrato, causano danni irreparabili all’ecosistema naturale e ai fondali marini, fino ad arrivare a distruggere la riproduzione di intere specie di pesci e a provocare lo spiaggiamento e la morte di mammiferi marini”. “Porto Cesareo, come tutto il Salento, ormai vive e sopravvive di turismo – sottolinea il primo cittadino – un turismo che ha come punto di forza irrinunciabile le risorse ambientali. Il mare cristallino, i fondali unici, la flora e la fauna protette, sono ciò su cui gira tutto il resto della strategia turistica attuale e su cui si sta programmando la strategia turistica e ambientale futura”.
Così, presso il Municipio di Porto Cesareo in via Petraroli, tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 12.00, sono disponibili i moduli per raccogliere le firme necessarie a indire il Referendum. Tra gli altri appuntamenti in corso di organizzazione, sabato 12 settembre dalle 17.00 alle 21.00 e domenica 13 settembre dalle 9.00 alle 13.00, in Piazza N. Sauro (area adiacente la chiesetta) uno stand appositamente allestito per la raccolta firme di residenti e turisti. Il Referendum proporrà l’abrogazione di quelle norme che hanno reso semplice alle multinazionali petrolifere investire nei nostri mari per l’estrazione di petrolio. Nello specifico, due sono i quesiti a cui si chiede l’adesione per l’eventuale indizione dello strumento di voto: eliminazione delle trivellazione in mare e del loro carattere strategico.
Per esprimere il proprio dissenso l’Amministrazione Albano si è mossa da tempo con diverse azioni: ben tre delibere di consiglio comunale all’unanimità contro la ricerca a mare di idrocarburi e contro le trivellazioni; inoltre nel novembre 2014 il Sindaco Albano, insieme al Presidente della Provincia Gabellone, scrisse una lettera di proprio pugno al Presidente del Consiglio Renzi per invitarlo a soggiornare a Porto Cesareo, convinti come ancora sono tutt’oggi, che la conoscenza della realtà locale avrebbe distolto il premier dal perseguimento di una strategia politica industriale nelle coste salentine.
La battaglia perseguita, su cui ormai converge tutto il Salento, si fonda su un importante principio di derivazione comunitaria, ovvero che “il soddisfacimento dei bisogni delle popolazioni presenti non deve mettere a repentaglio la qualità della vita e le possibilità per le generazioni future”. Proprio questo principio comporta, nel caso di specie, il divieto di intraprendere attività di ricerca idrocarburi che anche solo potenzialmente possano provocare dei danni all’ambiente e all’ecosistema delle aree oggetto delle attività di ricerca.
Per l’assessore all’ambiente Paola Cazzella, coordinatrice delle iniziative intraprese dal gruppo Progetto Futuro, “si tratta di una battaglia trasversale senza colore politico. Rivolgo un appello a tutti i cittadini, senza distinzione di collocazione politica, affinché tutti “appongano una firma” per la riuscita della causa e collaborino nelle attività di sensibilizzazione, di comunicazione e di raccolta firme. E’ in gioco il futuro del nostro territorio!”.
