Tap, il Ministero chiede l’integrazione del progetto

Il Ministero dell’Ambiente ha chiesto alla Trans Adriatic Pipeline di integrare il progetto del gasdotto. Tap si dice pronta a fornire ogni dettaglio

Importante passaggio amministrativo per il progetto Tap, il gasdotto che da tempo è ormai al centro delle diatribe territoriali.  La Commissione Via presso il Ministero dell'Ambiente e la competente struttura del Ministero dei Beni e Attività Culturali, nel corso dell'esame preliminare dello Studio di Impatto Ambientale e Sociale presentato il 10 settembre del 2013, hanno inviato nei giorni scorsi alla Trans Adriatic  Pipeline due distinte richieste di integrazioni e perfezionamento degli atti.

Un importante passaggio per il progetto del gasdotto transadriatico che, nei disegni dela Compagnia, porterà in Italia e, attraverso l’Italia, in Europa, fino a 20 miliardi di metri cubi all’anno di gas naturale proveniente dai giacimenti azerbaigiani del Mar Caspio, aprendo il cosiddetto Corridoio meridionale del Gas, che dovrebbe portare un significativo contributo alla diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico del Paese.

Dai ministeri, quindi, sono arrivate richieste di integrazione di particolari tecnici del progetto (produzione di dettagliati computi metrici, di cartografie di dettaglio per alcune interferenze, ecc.), di precisazioni sulle caratteristiche di alcune lavorazioni o della effettiva configurazione di alcune macchine che verranno utilizzate per la costruzione del gasdotto, di ulteriore documentazione su alcuni particolari dello studio ambientale e così via.

Tra queste c‘è la richiesta di “approfondire l’analisi delle alternative, sia di quelle sviluppate a nord di quella prescelta e già ipotizzate nel SIA e sia di ulteriori diverse alternative” che riprende l’ordine del giorno accolto dal Governo nella seduta della Camera dei Deputati del 5 dicembre 2013. Proprio alla luce di tali esigenze ministeriali, TAP ha già annunciato il 6 marzo scorso una nuova fase di studi. Quanto infine alla richiesta di una “valutazione preliminare sugli impatti cumulativi” derivanti dalle opere che Snam Rete Gas dovrà realizzare per collegare il terminale di ricezione di Melendugno alla rete di trasporto nazionale, TAP sta già collaborando con Srg al riguardo.

La Compagnia si dice già al lavoro per rispondere in modo esaustivo ai due ministeri nei termini previsti dalla legge e torna a dichiararsi aperta “ad ogni forma di fattiva collaborazione per rispettare la bellezza dei luoghi e la vocazione turistica di San Foca e del territorio circostante”.