Nascondevano su un’imbarcazione oltre 500 kg di marijuana. In quattro finiscono in manette

Il natante era appena sbarcato a Frigole, ma gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Lecce, notando alcuni movimenti strani, hanno deciso di seguire il mezzo con cui veniva trainata la barca ed effettuare la perquisizione.

Avevano deciso di effettuare il trasporto della sostanza stupefacente in pieno giorno, probabilmente per confondersi con i tanti turisti e cittadini che la domenica mattina affollano le marine del territorio. Anzi, di più, avevano simulato anche una battuta di pesca visto che le Forze dell’Ordine sui mezzi ha rinvenuto tutto l’occorrente per svolgere pesca sportiva.

Sfortunatamente per loro, l’intuito e la professionalità degli agenti della Questura di Lecce non hanno lasciato scampo facendoli finire dritti dritti in prigione.

Nella mattinata di ieri gli uomini della Squadra Mobile di Lecce, nel corso di un’attività di prevenzione e repressione dei reati in materia di sostanze stupefacenti, lungo il litorale di Lecce e la costa salentina, hanno notato un’autovettura, una Fiat Multipla, con a bordo i fratelli Cristian  e Michele Cito, rispettivamente 29enne e 38enne, già noti alle Forze di Polizia, aggirarsi nei pressi di una piccola darsena a Frigole. Gli uomini della Questura, a quel punto, hanno preso la decisione di monitorare il veicolo per capire le mosse successive.

Effettivamente, intorno alle ore 11.00, nei pressi del porticciolo, è comparso un Pick Up Mitsubishi, con al traino un’imbarcazione della grandezza di circa 6/7 metri, sulla quale erano riposti attrezzi per la pesca sportiva. Il mezzo era scortato dalla Multipla sulla quale poco prima erano stati notati i fratelli Cito.

A quel punto gli agenti hanno fermato entrambi i veicoli. La Fiat, guidata da Michele Cito, ha sì cercato di darsi alla fuga, ma è stata prontamente bloccata.

A bordo dell’autovettura di marca italiana oltre ai due parenti era presente un cittadino di nazionalità albanese, Arsen Xhaferi, 32enne, con precedenti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Vincenzo Pulli, invece, 40enne di Trepuzzi, conduceva la Mitsubishi.

A quel punto, una volta condotti in Questura i mezzi si è svolta la perquisizione.

A bordo dell’imbarcazione sono stati rinvenuti diversi involucri, contenenti in totale 502 kg di marijuana. I contenitori erano sigillati con del nastro adesivo di colore differente, forse a indicarne la diversa destinazione.

All’interno del Pick Up, è stata ritrovata anche una pistola Tokarev di fabbricazione russa con il colpo in canna.

È apparso evidente, a questo punto, che il natante, proveniente dall’Albania, era appena sbarcato e che a condurla in porto era stato Xhaferi, circostanza avvalorata dal fatto che il cittadino albanese indossasse abiti ancora bagnati.

Immessa sul mercato la sostanza stupefacente avrebbe fruttato la somma di circa 600mila euro, cifra arrotondata per difetto.

Sono in corso ulteriori indagini per stabilire il contesto criminale in cui il traffico di droga si stava perpetrando.

I quattro sono stati tradotti presso il carcere di “Borgo San Nicola”.



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