Trasportavano 60 migranti su un veliero a largo di Leuca, in manette due scafisti moldavi

L’imbarcazione è stata rintracciata dagli uomini delle Fiamme Gialle. Tra i migranti, di presunta nazionalità curda, pakistana e indiana, anche donne e bambini, condotti presso il centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello”.

Maggio, primi scampoli d’estate, temperature miti (anche se negli ultimi giorni in Salento si è registrato qualche temporale) e mari calmi. Mari calmi, appunto, quelli che favoriscono una navigazione tranquilla a quei natanti utilizzati dai malviventi per trasportare illegalmente tanti disperati che lasciano il loro Paese nella speranza di cercare fortuna altrove.

Nella tarda mattinata di ieri, al largo delle coste salentine, gli assetti aeronavali della Guardia di Finanza, impegnati anche nell’operazione “Poseidon Sea 2018” dell’Agenzia FRONTEX, hanno localizzato e monitorato, senza soluzione di continuità per numerose ore, un’imbarcazione sospettata di trasportare migranti irregolari.

In particolare, al largo di Santa Maria di Leuca, a 11 miglia dalla costa, in acque territoriali italiane, i militari delle unità navali del Reparto Operativo Aeronavale della GdiF di Bari hanno intercettato il veliero diretto verso le coste italiane, sospetto per l’insolita navigazione sempre a motore e con la linea di galleggiamento molto bassa.

I finanzieri sono riusciti ad avvicinarlo e a salire a bordo e, una volta sul natante, hanno rinvenuto la presenza di numerosi migranti irregolari stipati sottocoperta nelle cabine di bordo e individuato due skipper di nazionalità russa al timone dell’imbarcazione.

Il veliero monoalbero, della lunghezza di circa 12 metri, di colore bianco e scafo blu, battente bandiera statunitense e denominato “Bon Jovi”, è stato scortato presso il porto di Leuca, dove è giunto nel tardo pomeriggio per consentire lo sbarco dei migranti.

In banchina era già stato approntato il dispositivo di accoglienza, anche sanitario, predisposto dal Piano Prefettizio e attivato dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce, in coordinamento con la Prefettura e la Questura.

Successivamente la stessa imbarcazione è stata condotta nel porto di Gallipoli per essere sottoposta a sequestro.

I 60 migranti di presunta nazionalità curda, pakistana e indiana, suddivisi in diversi nuclei famigliari, di cui 42 uomini adulti, 7 donne, di cui due in stato di gravidanza e 11 minori (2 non accompagnati, alloggiati presso case famiglia della zona), sono stati condotti presso il Centro d’accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto.

All’esito degli approfondimenti di polizia giudiziaria, svolti dai militari della Sezione Operativa Navale delle Fiamme Gialle della “Perla della Jonio” e dal “pool anti-immigrazione investigativo interforze”, sono stati arrestati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, gli scafisti, C.N. di 24 anni e C.V. di 23 anni, di nazionalità moldava.

Dall’inizio dell’anno sono oltre 200 i migranti irregolari, provenienti da mare, giunti in Puglia, 10 gli scafisti arrestati e 5 le imbarcazioni sequestrate dalla Guardia di Finanza.



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