Il ricordo delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata ha rappresentato il filo conduttore della celebrazione svoltasi nella mattinata di oggi, presso il Salone degli Specchi della Prefettura, alla presenza di numerose Autorità, tra cui l’Assessore regionale Sebastiano Leo, la Presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, il Vice Presidente della Provincia Antonio Leo, oltre ai vertici della Magistratura, il Rettore dell’Università del Salento, l’Arcivescovo della Diocesi di Lecce Mons. Michele Seccia e i rappresentanti delle Forze dell’Ordine.
La manifestazione, promossa dalla Prefettura in collaborazione con i componenti del Comitato Provinciale di Valorizzazione della Cultura della Repubblica, ha coinvolto i ragazzi del Liceo Scientifico “Banzi Bazoli” di Lecce, che hanno allietato l’evento con intermezzi musicali, veicolando un toccante messaggio di pace attraverso l’esecuzione del brano “Imagine” di John Lennon.
L’iniziativa ha visto l’intervento anche dei ragazzi della Consulta Provinciale degli Studenti, che hanno portato il pensiero di tutta la comunità studentesca in questa ricorrenza, al fine di onorare la memoria degli italiani istriani, fiumani e dalmati e di tutte le vittime delle foibe.
La celebrazione è stata inoltre arricchita dall’intensa esibizione degli artisti della Compagnia Giovani dell’Associazione culturale “Accademia della Minerva”, che hanno recitato due monologhi tratti dai racconti degli esuli Mafalda Codan e Graziano Udovisi.
Il Prefetto Luca Rotondi ha ringraziato gli studenti che hanno contribuito oggi a tramandare la memoria di una tragedia che ha colpito profondamente il popolo italiano, ricordando come sia compito di tutti noi, in questa particolare giornata, “Di far sì che il ricordo diventi un ponte di connessione tra passato, presente e futuro, una sorta di trait d’union in grado non solo di ricucire quella pagina strappata alla storia e all’identità della Nazione, ma anche di tessere prospettive future, edificate sul monito del passato, rivitalizzate dai valori morali ed etici sottesi a tali vicende, che facciano da collante nei percorsi di costruzione della democrazia delle giovani generazioni”.