Gentile redazione di Leccenews24.it,
era il 9 marzo di quest’anno, quando alle mie spalle ho chiuso la porta del mio progetto: Palestra solo Donne.
Per mio volere non scriverò né nome né luogo della palestra, non voglio pubblicità. Non voglio esprimere pensieri politici. Ora non è tempo e non è nel mio stile! Queste righe che leggerete, saranno anche piene di dolore e rispetto di chi, in questa grave situazione, ha perso la vita e ai loro cari.
Ora voglio solo sapere il destino del mio coraggio che due anni fa, nonostante mille difficoltà che una donna può incontrare sulla sua strada, mi ha spinto a portare avanti questo progetto, insieme a chi mi ha dato fiducia.
Ma dal 9 marzo è caduto tutto nell’oblio.
Mi sono comportata da cittadina, come un po’ tutti. Non sono andata nemmeno ad allenarmi, nella mia palestra. Le mie allieve sono state monitorate tramite cellulare.
Sulla porta scrissi: ‘rispettiamoci e torneremo presto…‘
Qualcuno dirà, giustamente, che le palestre sono luoghi di assembramento e gli esperti riferiscono che non ci sono le condizioni. Ma le palestre, come altre attività chiuse, hanno tante spese che si accumulano giorno dopo giorno.
Quindi che ci resta? Chiudere gli occhi e sperare? Oppure chiudersi la saracinesca alle spalle e non voltarsi più?
Sono pronta a tutto, ma non a rinunciare. Questo è solo l’inizio. Nel rispetto di tutti e tutto, chi mi conosce sa, che non mi fermerò!
