Sanificazione e riqualificazione di un bene storico-architettonico per decenni abbandonato all’incuria. Sono questi gli aspetti positivi dell’intervento progettuale individuati dai ragazzi del don Tonino Bello di Tricase – Alessano che martedì 19 maggio sono andati a scuola di Opencoesione in video conferenza con le Istituzioni. Oggetto dell’attività di ricerca e monitoraggio è stata la Chiesa Nuova, compito affidato agli studenti della quinta dei servizi commerciali
“L’attività di ricerca di monitoraggio relativa ai lavori di recupero e rifunzionalizzazione della Chiesa Nuova – ha dichiarato il dirigente scolastico Anna Lena Manca – è stata portata a termine con senso di responsabilità civica dai ragazzi, incuriositi dalla scoperta che il progetto da loro esaminato non è una cattedrale nel deserto, ma un intervento inserito in un piano sinergico di azioni sul territorio, finalizzate tutte ad incrementare l’attrazione turistica, anche attraverso l’attivazione di filiere produttive collegate alle politiche di valorizzazione del territorio”.
Sono tanti gli obiettivi a cui il progetto risponde. Oltre alla riqualificazione della Chiesa Nuova, molto importanti anche la fruizione del sito recuperato per attività di promozione del territorio dal punto di vista artistico e culturale; l’armonizzazione delle aree di pertinenza, utilizzate anche per campagne cinematografiche; la possibilità sempre più concrete di sviluppo turistico, nel rispetto delle caratteristiche naturali del territorio ed in sintonia con le tradizioni storico – culturali evocate dal sito.
A rappresentare le istituzioni sono stati Carlo Chiuri, sindaco di Tricase, e Dina Manti, Consigliere Provinciale e Sindaco di Corigliano d’Otranto, che hanno espresso il loro apprezzamento per l’interesse dimostrato dagli studenti della quinta Servizi Commerciali verso le politiche di coesione. “Il futuro della Chiesa di Costantinopoli e del nostro territorio – hanno commentato i ragazzi – dipende solo da noi, dalle nostre azioni, dalla nostra volontà di agire nel rispetto della natura e della storia e soprattutto dal senso di responsabilità individuale e collettiva. Il singolo deve essere in ogni momento espressione della volontà collettiva tesa unicamente al bene comune”.