Furti in aumento nelle botteghe pugliesi: i dati di Confartigianato Imprese

Aumentano i furti compiuti in negozi e botteghe della Puglia. A diffondere i dati, Confartigianato Imprese, il cui studio testimonia un crescendo notevole della microcriminalità.

Un dato allarmante che deve indurre a riflettere: aumentano i furti in negozi commerciali e botteghe artigiane. Lo rileva il Centro studi di Confartigianato Imprese Puglia, diffondendo i dati relativi alle denunce presentate da esercenti e piccoli imprenditori all’Autorità giudiziaria. In particolare, nel corso del 2014 (ultimo anno disponibile), solo nella nostra regione, sono stati messi a segno ben 4.052 colpi, con una media di 11 furti al giorno (contro i 3.888 dell’anno prima). L’incremento annuo è di 164 furti in più, pari al 4,2%. Ma se si confronta questo dato con quello registrato dieci anni prima il risultato è a dir poco impressionate. Nel 2004 furono denunciati “appena” 1.826 furti. Questo vuol dire 2.226 colpi in più ai danni di botteghe e negozi, pari ad una variazione del 121,9%.

Se, complessivamente, i furti sono in progressiva diminuzione, quelli compiuti in negozi e botteghe sono, invece, in costante crescita. Ed è probabile che, negli ultimi mesi, la situazione sia addirittura peggiorata. Secondo Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia «la tutela della sicurezza deve diventare una priorità assoluta per le amministrazioni locali: il tasso di criminalità è un parametro che condiziona fortemente la crescita e lo sviluppo economico di un territorio. Non possiamo dimenticarlo». «La crisi economica degli ultimi anni – prosegue Sgherza – ha comportato una recrudescenza virulenta della cosiddetta “microcriminalità”. Ciò, abbinato ad una sensibile riduzione degli investimenti statali in materia di ordine pubblico, ha contribuito in maniera determinante al crollo del livello di sicurezza: una condizione che i piccoli imprenditori purtroppo conoscono benissimo. Non si tratta solo dei furti, ma anche di rapine e di estorsioni».

A farne le spese sono – in primis – gli artigiani ed i commercianti, le cui attività economiche costituiscono il bersaglio preferito dei criminali alla ricerca di denaro contante. Per fronteggiare questa situazione, che in alcune aree della regione assume una connotazione di carattere emergenziale, è essenziale non solo fare affidamento sulle moderne tecnologie (telecamere e videosorveglianza) a supporto del controllo del territorio, ma anche fare squadra con tutti gli attori sociali, a cominciare dalle associazioni di categoria.

Proprio qualche giorno fa, Confartigianato ha sottoscritto a livello locale un protocollo antirapina con la Prefettura per la provincia di Barletta-Andria-Trani.

Questa iniziativa si aggiunge a quanto già messo in campo nelle altre province. Basti pensare alla campagna antiestorsione “Lascia perdere” promossa da Unioncamere Puglia nonché al meritorio lavoro svolto dalla nostra associazione nazionale anziani e pensionati (ANAP) per la prevenzione di furti e truffe commessi a danno delle categorie più deboli.



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