In provincia 180mila disoccupati, la Uil: ‘Il mercato del lavoro soffre una grave involuzione’

Si è tenuto ieri il congresso voluto dalla Uil e Uilca Lecce sul tema della disoccupazione in provincia. 180mila sono i disoccupati salentini, molti di loro sono giovani diplomati e laureati. ‘Il mercato del lavoro soffre di una grave involuzione e la situazione è drammatica’.

Si sono incontrati a Lecce i maggiori esponenti della Uli e Uilca per affrontare, ovviamente, il tema del mercato del lavoro in Italia e nel Salento, colpito negli ultimi anni da una forte inversione. Oltre 180mila, infatti, sono i disoccupati nella provincia di Lecce, e in campo giovanile i dati parlano di un giovane su due che è in cerca di occupazione. Sono poi circa 6mila i lavoratori in cassa integrazione per i quali, ad oggi, non si vedono sbocchi. E alla disoccupazione di diplomati e laureati, si somma la piaga degli over 50 tagliati fuori dal mercato del lavoro.

Questo è il quadro illustrato ieri durante l’incontro, al quale erano ospiti, tra gli altri, l’onorevole Stefano Fassina e l’assessore regionale al lavoro Sebastiano Leo. Una serie di dati che la Uil definisce ‘drammatica’. ‘L’Italia e in particolare il Sud sono ancora ben lontani dalla ripresa economica – hanno evidenziato i segretari Giannetto e Pedio – e l’occupazione rimane una priorità assoluta: è chiaro a tutti, infatti, tranne a questo governo, che con un Mezzogiorno che arranca, distante dal Nord e dal resto d’Europa, la crescita e lo sviluppo del Paese resteranno una chimera’.
 
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il deputato Fassina, duro nei confronti del governo Renzi: ‘Bisogna smettere di fare propaganda sugli strabilianti numeri dei nuovi occupati – ha affermato – e prendere atto del fatto che soprattutto nel Mezzogiorno siamo in una situazione drammatica in particolare per l’occupazione giovanile. Occorre rilanciare gli investimenti – propone – innanzitutto nei Comuni, per le piccole opere, per far lavorare le piccole imprese dell’edilizia e dell’artigianato. Invece il governo continua con la ricetta liberista di precarizzare il lavoro come via per l’aumento dell’occupazione, ma così non funziona. La legge di stabilità che verrà presentata fra tre settimane rappresenta l’occasione per una svolta, purtroppo però temo che il governo insista su una manovra che avrà segno elettorale e molto poca attenzione per il lavoro’.
 
Per l’assessore al Lavoro della Regione Puglia Sebastiano Leo, invece, il futuro non è del tutto compromesso: ‘Gli ultimi dati dell’Osservatorio regionale sul lavoro – ha spiegato – mostrano una certa dinamicità della situazione pugliese. Lavoriamo da tempo alla riqualificazione professionale delle persone, 21mila finora, mentre altri 17mila disoccupati stanno per avviarsi su questo percorso e il nostro obiettivo è soprattutto quello di continuare a dare risalto alle politiche giovanili’.
 
Infine per il segretario confederale Uil Guglielmo Loy ‘la soluzione per uscire dalla crisi è solo una: puntare sugli investimenti e favorire l’insediamento di imprese vere nel Mezzogiorno intervenendo sui fattori che bloccano lo sviluppo e applicando la fiscalità di vantaggio’.



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