‘Liste d’attesa, problema drammatico’, i pensionati della Cgil avviano una campagna di sit-in di protesta

Da martedì 4 ottobre fino a mercoledì 12 ottobre, lo Spi Lecce sarà presente davanti ai presidi ospedalieri della provincia, con sit-in e volantinaggio.

Liste d’attesa con tempi improponibili. E a pagarne le conseguenze sono soprattutto i cittadini più deboli e meno abbienti. Così lo Spi, il sindacato dei Pensionati della Cgil rompe gli indugi e avvia una campagna di sensibilizzazione fatta di sit-in di protesta e manifestazioni dinanzi agli ospedali della provincia di Lecce. Si parte martedì 4 ottobre con l’iniziativa presso l’Ex Vito Fazzi di Lecce, sito in Piazza Bottazzi.

‘Il problema delle liste dattesa nella sanità pubblica è drammatico” – dice la segretaria generale dello Spi Lecce, Fernanda Cosi -. Gli anziani ed i cittadini meno abbienti che non possono permettersi prestazioni a pagamento si vedono di fatto negato il diritto alla salute e alla cura. Tutto ciò è intollerabile. Nonostante i ripetuti incontri unitari e gli sforzi recentemente compiuti dalla Asl, purtroppo le liste d’attesa si allungano sempre di più. Continuiamo a ricevere segnalazioni e lamentele su un servizio essenziale per la vita dei cittadini. In alcuni casi ai pazienti non viene assegnata alcuna data, negando di fatto un diritto costituzionalmente garantito’.

Fernanda Cosi

Lo Spi Cgil avvia, insomma, un vero e proprio tour davanti agli ospedali per chiedere che il diritto alla salute dei cittadini sia rispettato.

Il calendario

Questo il calendario delle menifestazioni in cui verranno consegnati ai cittadini i volantini di protesta realizzati dallo Spi:
– martedì 4 ottobre, Ex Fazzi (p.tta Bottazzi) di Lecce;
– mercoledì 5 ottobre, Ferrari di Casarano;
– giovedì 6 ottobre, Sacro Cuore di Gesù di Gallipoli;
– venerdì 7 ottobre, Sambiasi di Nardò;
– lunedì 10 ottobre, Panico di Tricase;
– martedì 11 ottobre, Santa Caterina Novella di Galatina;
– mercoledì 12 ottobre, Delli Ponti di Scorrano.

Il volantino

Con il volantino che sarà distribuito davanti ai presidi sanitari salentini, lo Spi informa cittadine e cittadini su quel che prevede la legge in tema di liste dattesa. Il medico di base o lo specialista per le prime visite e le prime prestazioni devono sempre indicare sulla richiesta una classe di priorità alle quali la norma assegna un tempo massimo di attesa. Eccole codice per codice:

    • U entro massimo 3 giorni;
    • B entro massimo 10 giorni;
    • D entro massimo 30 giorni per le visite e 60 giorni per gli esami diagnostici;
    • P entro 120 giorni.

Nel caso di ricoveri programmati, invece, le previsioni sono le seguenti: A entro 30 giorni, B entro 60 giorni, C entro 180 giorni, D senza un’attesa massima definita.

Le contestazioni scritte
“La legge va rispettata – conclude Fernanda Cosi -. Sospendere o addirittura chiudere le liste dattesa è illegittimo. Cittadine e cittadini devono pretendere di avere una data certa per le proprie cure”. Per ogni violazione di questo diritto è possibile avviare una contestazione in forma scritta’.



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