“La decisione del Tar evidenzia ancora una volta la stringente necessità di portare a compimento il percorso attivato dalla Provincia, poiché da esso dipende la possibilità – ricorrendo all’apporto di privati – di conservare, manutenere e tutelare Palazzo Comi: un bene di grande importanza per la cultura salentina e italiana”, con queste parole gli avvocati Pier Luigi e Giorgio Portaluri, commentano la decisione del Tar di Lecce, con la quale ordina alla Provincia di Lecce di fornire chiarimenti circa lo stato del procedimento di partenariato pubblico-privato, per la gestione del monumento sito nella frazione di Tricase.
I fatti
Lo scorso giugno il Tar Lecce – accogliendo la richiesta cautelare d’urgenza proposta dai legali leccesi, per conto della “Trattoria da Iolanda” – aveva disposto la sospensione dell’ordinanza provinciale di rilascio e sgombero immediato del Giardino di Palazzo Comi a Lucugnano.
Richiesta di una relazione
Successivamente, nell’udienza dell’11 luglio, “Via Rubichi” aveva ordinato alla Provincia di Lecce di fornire, entro sette giorni, una relazione circa l’attuale stato del procedimento – avviato nell’ottobre 2018 – finalizzato a individuare uno o più soggetti privati cui affidare la gestione complessiva di Palazzo Comi mediante lo strumento del partenariato pubblico-privato. Nonostante l’ordine, però, “Palazzo dei Celestini” non ha depositato in giudizio la documentazione richiestale.
Una seconda richiesta
In ragione di ciò, nell’udienza del 24 luglio – dopo aver ribadito l’indispensabilità ai fini della decisione di quell’apporto istruttorio – ha reiterato l’ordine alla Provincia, chiedendole nuovamente di fornire chiarimenti circa lo stato del procedimento di partenariato pubblico-privato.
La definizione di quel procedimento, infatti, consentirà di porre fine all’annosa vicenda amministrativa relativa alla gestione di Palazzo Comi e del suo giardino.
La concessione di utilizzo e gli investimenti
Nel 2012 la “Trattoria da Iolanda” aveva ottenuto in concessione dalla Provincia l’utilizzo del giardino sia per attività di ristorazione, per recuperare – con investimenti di oltre 150mila euro – l’intero immobile che riveste particolare rilievo storico-culturale per il territorio salentino e che si trovava in un grave stato di abbandono.
Nell’ottobre del 2018 la Provincia – consapevole della necessità di far proseguire e incentivare l’attività di conservazione e promozione anche culturale dell’immobile portata avanti dalla struttura ristorativa – ha formalizzato, d’intesa con la Soprintendenza, un preciso atto di indirizzo affinché Palazzo Comi (con il suo giardino) fosse gestito da un soggetto privato mediante lo strumento del partenariato pubblico-privato.
L’atto di indirizzo, a quanto risulta, è rimasto ancora privo di seguito e, per questa ragione, il Tar Lecce ha nuovamente richiesto alla Provincia chiarimenti sull’attuale stato del procedimento.
