Le guerre le decidono i forti ma le subiscono i deboli, ecco perché non si può scegliere con quali vittime schierarsi. È sempre così, e lo è anche sul fronte israelo-palestinese. Non si può fare il tifo come allo stadio, la guerra è un cortocircuito della civiltà e non ci sono mai colpevoli e innocenti, nessuno dovrebbe morire, nemmeno i soldati che vanno a combattere, che sono inviati sul fronte e che non decidono loro di scatenare un conflitto.
La sanguinosa aggressione del 7 ottobre ai danni di Israele che ha scatenato una sanguinosa reazione contro il popolo palestinese è il meccanismo tradizionale della guerra, ad un atto ostile corrisponde una risposta in termini di difesa e contrattacco.
Dire se abbiano più diritto a vivere i bambini al di qua o al di là del confine è un’assurdità. Si dovrebbe gridare pace e basta, e sperare di poter eliminare i conflitti politici e mai schierarsi con qualcuno, perché in tutte le guerre muoiono persone che non dovrebbero morire, anche in quelle dove sembrava chiaro a tutti che il Bene stesse da una parte sola.
(Immagine tratta dal web)