I tormentoni ci sono già. Tanti i singoli in radio che hanno tutte le carte in regola per diventare vere e proprie hit dell’estate. Takagi & Ketra hanno puntato ancora su Giusy Ferreri per ripetere il successo dello scorso anno. Dopo «Amore e Capoeira», questa volta il pezzo si intitola Jambo, il saluto Swahili. Un brano dal travolgente ritmo africano, impreziosito dal cantante giamaicano Omi.
Poi c’è J-Ax che con la sua Ostia Lido. «Brucia il sole in ufficio che voglia che hai di scappare, uscire dall’acqua coperti di sale, mare blu profondo, sulla pelle il vento, intorno solo gente che balla, che balla, che balla», canta il rapper e tutti coloro che hanno ascoltato il pezzo anche solo una volta. Il brano piace e lo dimostra il video che ha collezionato più di 3milioni di visualizzazioni, in pochi giorni. Ci prova anche Loredana Bertè con Tequila e San Miguel. Un singolo scritto per lei da Calcutta, Tommaso Paradiso e dal duo di produttori multiplatino Alessandro Merli (in passato membro dei Gemelli Diversi) e Fabio Clemente, beatmaker dei Boom da Bash.
L’unica cosa che manca è il caldo. L’alta pressione sta tentando un’impresa ardua: quella di far salire l’asticella della colonnina di mercurio e portare le temperature su valori non inferiori alla media del periodo. E ci riuscirà secondo gli esperti, ma non su tutta l’Italia. Alcune regioni, infatti, chiuderanno il maggio più freddo degli ultimi anni esattamente come lo avevano cominciato.
Anche la Puglia (Salento compreso) dovrà fare i conti con piogge e temporali e con un clima più fresco rispetto alle altre zone del Belpaese che, invece, godranno di un tempo stabile e soleggiato, di stampo estivo. Insomma, metà Italia girerà a maniche corte nel fine settimana, l’altra metà con l’ombrello.
Il Sud dovrà attendere il prossimo weekend – quello del 6/7 giugno – per la prima vera ondata di caldo della stagione. I meteorologi sono pronti a giurare che si supererà finalmente il tetto dei 30 gradi. Poi l’impennata dal 10 giugno. Asticella vicina ai 35 gradi e caldo afoso grazie all’anticiclone africano che, finalmente, comincerà a fare sul serio.
