«Terre d’Acqua», la Confesercenti di Lecce sposa le cucine di Piemonte e Salento

Gemellaggio enogastronomico tra Nord e Sud: le tipicità di terra e di mare si incontrano e si confrontano. Antonio Schipa: «Diamo nuovi orizzonti alle nostre imprese»

Si è svolto ieri sera con un grande successo di pubblico, presso la Masseria Appidè di Corigliano d’Otranto, splendida location, qualcosa che è sembrato da subito più di un semplice gemellaggio tra due terre. Un matrimonio gastronomico, piuttosto. Uno sposalizio di colori, profumi e sapori di due regioni, Puglia e Piemonte, che amano la buona cucina e la buona tavola e che per promuoversi hanno scelto la via dell’eccellenza.
La Confesercenti di Lecce e la Fiepet (Federazione Pubblici Esercizi), in collaborazione con la Camera di Commercio di Lecce, nell’ambito delle iniziative volte alla valorizzazione del territorio, delle produzioni tipiche agroalimentari di qualità, alla valorizzazione dei prodotti ittici e della pesca locale, hanno dato vita alla prima Rassegna enogastronomia ed agroalimentare “TERRE D’ACQUA”.
 
Grande soddisfazione per il successo della manifestazione è stato espresso dal direttore di Confesercenti Lecce, Antonio Schipa: “Diamo spazi di visibilità nuovi alle nostre imprese. Questi gemellaggi sono l’occasione per conoscere e farsi conoscere. Solo così la qualità prende il largo”

Direttore, Come avete inteso valorizzare le tipicità locali?
«Il concetto di valorizzazione è di per sé molto articolato e può essere osservato da molteplici punti di vista. Nel caso di un prodotto tipico di terra o di mare il quadro si arricchisce di numerosi elementi di complessità, che derivano essenzialmente dai legami che il prodotto ha con le risorse locali e dalla sua dimensione collettiva.»

Accennava prima al discorso di aprire nuovi mercati e nuovi spazi per le imprese salentine di eccellenza
 «Già, questa è una fase delicata e importante. L’area strategica della commercializzazione interessa le decisioni che riguardano tutte le attività funzionali a collocare il prodotto tipico sul mercato. Commercializzare dunque significa in senso stretto vendere il prodotto, ma in senso più ampio significa fare in modo che il sistema socioeconomico su cui poggia il processo produttivo ottenga i risultati necessari per una radicalizzazione nel territorio.»

Quale è il quadro della economia salentina di settore?
«Il sistema produttivo della nostra Provincia è composto per lo più da piccole e medie imprese, spesso non specializzate sulla produzione del prodotto tipico. In particolare, uno dei problemi maggiormente avvertiti nella fase di commercializzazione è quello della scarsità delle competenze di marketing. Occorre quindi sviluppare politiche e interventi di filiera tra attività distributive e produttive anche attraverso modalità innovative di comunicazione e di qualificazione culturale ed economica nei rapporti tra gli operatori interessati.»

Cosa si può fare in concreto?
«Occorre incrementare sempre più i rapporti con altre realtà del nostro Paese attraverso scambi di informazione sulle attività di promo-commercializzazione delle produzioni agroalimentari ed enogastronomiche che si svolgono nei vari territori; gemellaggi tra territori; manipolazione e trasformazione congiunte di prodotti agroalimentari provenienti da diverse Regioni, anche con preparazione da parte di chef professionisti di piatti tradizionali di diverse zone in un continuo confronto tra essi. Il tutto sotto il continuo monitoraggio di esperti, di rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni di categoria, degli organi di informazione specializzati»

Tutto ciò, insomma, è alla base della Rassegna enogastronomica ed agroalimentare “Terre d’Acqua” alla quale partecipano gli esercizi della ristorazione, aziende della produzione, trasformazione, distribuzione e vendita di prodotti tipici di terra e di mare.
L’ottima riuscita della manifestazione è stata possibile grazie all’impegno e alla professionalità di Roberto Petrelli, vice presidente nazionale Fiepet.