​Giro di prostituzione nella ‘Casa Vacanze’ di un magistrato? Lunedì sarà ascoltata una ragazza dominicana

Il gip ha fissato l’incidente probatorio per il 7 novembre. Dunque, lunedì mattina sarà ascoltata una ragazza di origini dominicane che avrebbe offerto prestazioni sessuali a pagamento nell’appartamento del magistrato Giuseppe Caracciolo.

È stato disposto dal Gip l'ascolto di una ragazza dominicana per far luce sul presunto giro di prostituzione nella "Casa Vacanze" di un magistrato. Il dottor Vincenzo Brancato ha fissato l'incidente probatorio per il 7 novembre. Dunque, lunedì mattina, sarà ascoltata una ragazza di origini dominicane che, insieme ad altre "colleghe", avrebbe offerto prestazioni sessuali a pagamento nell'appartamento del magistrato salentino Giuseppe Caracciolo.  Il 59enne leccese, esperto in Diritto Tributario ed in servizio a Roma presso la Corte di Cassazione civile, assieme alla moglie ex poliziotta di Brindisi, risultano indagati a piede libero per favoreggiamento della prostituzione.
  
Ricordiamo che nel luglio scorso, si è svolto un primo e lungo ascolto di due rumene. Il giudice, però, nutrendo presumibilmente dei dubbi sull'attendibilità di alcune dichiarazioni, ha disposto anche un confronto "all'americana" tra le due. Il punto fondamentale da chiarire è se il magistrato indagato fosse a conoscenza che in quell'appartamento si svolgesse attività di "prostituzione". 
 
Dalle indagini condotte dagli uomini della Squadra Mobile, emergerebbe che il magistrato si sarebbe prodigato nel prendere le "lucciole" dall’aeroporto di Brindisi o dalla stazione ferroviaria di Lecce; oppure si sarebbe occupato di accompagnarle nell’appartamento, portando loro le valigie. Non solo, sarebbe risultato che il ‘prezzo’ richiesto alle ragazze per esercitare l"attività di prostituzione" era salatissimo, circa 300/350 euro per una sola notte. 
  
Intanto, dopo il sequestro preventivo della "Casa Vacanze" del magistrato, il  pubblico  ministero ha revocato il provvedimento. La decisione del sostituto procuratore Maria Vallefuoco è maturata a seguito del deposito di una memoria di 50 pagine, presentata dai legali di Giuseppe Caracciolo. Il pm ritene che non vi siano più le "esigenze cautelari" e così stati tolti i sigilli dall'appartamento di Piazza Mazzini. Gli avvocati Ladislao Massari, David Brunelli e Simona Attolini ritengono insussistente l'ipotesi accusatoria del reato di favoreggiamento della prostituzione, contestata al magistrato 59enne ed alla sua compagna e che siano emerse una lunga serie di falsità dall'ascolto di alcune ragazze,  nell'ambito dell'incidente probatorio.



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