Si spaccia per collaboratore di un avvocato e si fa consegnare quasi 5.000 euro, arrestato 20enne campano

Il giovane ha cercato di truffare un’anziana, ma il pronto intervento degli agenti della Squadra Mobile, ha impedito che il raggiro andasse in porto.

Si sarebbe spacciato per il collaboratore di un avvocato, incaricato di riscuotere il denaro necessario per la difesa del figlio, l’anziana lo ha consegnato, ma si trattava di una truffa, fortunatamente, prontamente sventata dalla Polizia.

Nel pomeriggio di ieri, a Lecce, gli agenti della Squadra Mobile della Questura del Capoluogo, hanno tratto in arresto uno dei presunti responsabili di una truffa ai danni di una persona anziana.

Il fenomeno, dopo un periodo di parziale calma dovuto all’azione di Magistratura e Forze dell’Ordine, è tornato di recente alla ribalta. Diversi sono stati, nelle ultime settimane, i colpi messi a segno, in tutto il Paese, da malviventi senza scrupoli che, prendendo di mira anziani, spesso soli in casa, e facendo leva sugli affetti familiari, hanno estorto loro denaro e gioielli di valore convincendole che, solo pagando, avrebbero potuto evitare ai propri cari grossi guai.

Alle vittime viene paventata, generalmente tramite una telefonata – durante la quale il malvivente si spaccia per un avvocato o un appartenente alla Polizia di Stato o all’Arma dei Carabinieri – una grave difficoltà in cui è incorso un parente stretto (il figlio o nipote) e che l’unica soluzione per porre rimedio all’emergenza in cui si trova è quella di pagare immediatamente ingenti somme di denaro.

L’allarme ha indotto da tempo il Questore Andrea Valentino a intensificare l’attività di prevenzione, oltre a quella investigativa, su un fenomeno, particolarmente sentito dalle fasce più deboli della popolazione residente.

Ieri i primi frutti del piano di sicurezza predisposto e attuato dalle forze di Polizia in campo.

L’allarme è scattato poco dopo le 15.30, quando, alcuni cittadini hanno segnalato al 113 la presenza di un’auto sospetta, in una zona centrale della città, con a bordo due uomini.

Immediatamente, quindi, è entrato in azione il piano, che ha riguardato non solo il centro cittadino ma anche le principali arterie stradali che dal Salento immettono nel capoluogo e nei comuni limitrofi. Così, in breve tempo, l’autovettura sospetta è stata individuata e seguita. Gli investigatori, ben mimetizzati, hanno poi notato uno dei due scendere dal mezzo, indossare una mascherina chirurgica e un cappello con visiera; fare alcune telefonate, percorrere un breve tratto di marciapiede e infine stazionare dinnanzi all’abitazione presa di mira, dove poco dopo è entrato. Quando è uscito è scattato il blitz della Squadra mobile. Accortosi della presenza degli agenti, il sospettato ha tentato la fuga, ma è stato raggiunto e bloccato, nonostante una strenua resistenza.

Il veicolo, con a bordo il presunto complice, ha invece guadagnato la fuga, cercando anche di investire gli agenti che si erano posizionati dinanzi all’autovettura. Solo la prontezza di riflessi dei poliziotti ha evitato conseguenze più gravi. I due operatori hanno infatti riportato solo qualche contusione e delle escoriazioni.

La refurtiva, circa 4.900 euro in contanti, è stata recuperata e restituita all’anziana vittima.

Ascoltata dagli investigatori, la donna ha raccontato di aver ricevuto, poco prima, una telefonata da parte una persona che si è presentato come un Avvocato, incaricato dal proprio figlio – residente in un’altra città – di farsi consegnare la somma di 5.000 euro, necessaria alla sua difesa, in quanto si trovava in stato di arresto per aver provocato un incidente stradale, con gravi lesioni a una donna.

Somma che la vittima aveva consegnato nelle mani di colui che si era presentato presso la sua abitazione, inviato dall’avvocato che l’aveva contattata.

Acquisiti i gravi elementi indiziari e informato il Sostituto Procuratore di turno, il giovane 20enne di origini campane fermato, è stato dichiarato in arresto e tradotto in carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per valutare le responsabilità contestate. Sono in corso le attività investigative e di ricerca del presunto complice.



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