Schede pirata di note piattaforme televisive in tutta Italia. Assolti nove salentini  

Il giudice, già nella prima udienza, ha assolto gli imputati, “perché il fatto non è previsto dalla legge come reato”

Arrivano nove assoluzioni, già nella prima udienza del processo relativo ad un maxi giro di schede “pirata” di Dazn, Sky, Disney Channel e Mediaset Premium.

Il giudice Bianca Todaro ha assolto tutti gli imputati, “perché il fatto non è previsto dalla legge come reato”, accogliendo l’istanza della difesa. I legali chiedevano l’assoluzione, prima dell’inizio del dibattimento, sostenendo che si trattasse di un illecito amministrativo e non di un reato penale.

Gli imputati rispondevano dell’accusa di ricettazione ed erano originariamente 23, ma dopo l’udienza predibattimentale dei mesi scorsi, in 14 hanno scelto il rito abbreviato che si terrà a novembre e dovrà tener conto della sentenza di assoluzione degli altri 9.

R.T.I. s.p.a. (già Mediaset Premium s.p.a.) si era costituita parte civile, chiedendo un maxi risarcimento.

Le indagini della Guardia di finanza di Gallarate hanno riguardato circa 1.900 persone su tutto il territorio nazionale e si sono estese al Salento attraverso l’analisi dei versamenti ricevuti da un 70enne, un imprenditore in pensione del Nord Italia, riguardanti gli accessi abusivi ad alcune piattaforme televisive, da parte di utenti di Gallipoli, Nardò, Alezio, Poggiardo, Corsano, Caprarica, San Cesario, Surbo, Leverano, Veglie, Trepuzzi e Morciano.

L’inchiesta della Procura di Lecce, contestava ai salentini di aver acquistato consapevolmente dall’imprenditore, gli abbonamenti Iptv (Internet Protocol TeleVision) pirata. Quest’ultimo rispondeva di violazione della proprietà intellettuale, contraffazione, alterazione o uso di segni e distintivi di opere dell’ingegno, frode informatica.

Dalle indagini è emerso come il 70enne, dal 2017 al 2020, abbia incassato oltre 482mila euro. Gli utenti salentini gli avrebbero versato somme oscillanti tra i 22 ed i 200 euro.

Come detto, l’accusa non è stato ritenuta un reato penale dal giudice.

Il collegio difensivo

Il collegio difensivo è composto tra gli altri dagli avvocati: Pompeo Demitri, Fabio Ruberto, Francesco Cavallo, Luigi Suez, Salvatore Donadei, Raffaele Benfatto, Stefano Zurzolo, Davide De Giuseppe,Giuseppe Bonsegna, Gabriele Borlizzi, Giovanni Tarantino, Anna Capone, Salvatore Pinnetta, Cosimo D’Agostino, Francesco Milanese, Federica Maggio, Riccardo Cuppone.



In questo articolo: