Chiesta la condanna per un avvocato accusato di una lunga serie di vessazioni nei confronti della moglie.
Il vpo d’udienza Maria Ligorio ha invocato la pena di 2 anni e 2 mesi, al termine della requisitoria. Invece, i legali Luigi e Roberto Rella, che assistono l’avvocato finito sotto processo, hanno chiesto l’assoluzione ritenendo inattendibili le dichiarazioni della presunta vittima. Anche perché numerosi testimoni, ascoltati in aula, hanno dichiarato di non avere mai assitito a comportamenti violenti ed autoritari da parte dell’avvocato, nei comfronti della coniuge.
L’udienza si è svolta nelle scorse ore, dinanzi al giudice monocratico Bianca Todaro. La sentenza è prevista nei prossimi giorni, dopo eventuali repliche.
L’avvocato, un 60enne di un paese del Sud Salento, risponde dell’accusa di maltrattamenti in famiglia. La presunta vittima si è costituita parte civile, nella prima udienza del processo.
Ricordiamo che nell’ottobre del 2018, il pubblico ministero Maria Rosaria Micucci ha chiesto ed ottenuto dal gip Edoardo D’Ambrosio, il decreto di giudizio immediato nei confronti del professionista, molto stimato e conosciuto in paese.
Nel mese di agosto di due anni fa, l’uomo è stato raggiunto da un divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. E nel corso dell’interrogatorio dinanzi al gip Simona Panzera, ha risposto alle domande del giudice, respingendo ogni addebito.
Le indagini sono scattate a seguito della denuncia presentata dalla presunta vittima, presso i carabinieri della locale stazione. La donna, in seguito alle presunte angherie subite, è andata a vivere presso i propri genitori.
In base a quanto emerso in fase d’indagine, l’avvocato sposato con figli, avrebbe esercitato tra il 2010 ed il 2018, una serie di soprusi nei confronti della coniuge. Si parla di aggressioni fisiche e verbali, insulti, minacce, strattonamenti, andati avanti per circa due anni. In alcune occasioni, l’uomo avrebbe anche schiaffeggiato la moglie.