Tagliavano le orecchie ai cani per partecipare a un concorso di bellezza, arrivano cinque condanne

Tra i condannati, compaiono sia i proprietari che i veterinari. I fatti risalgono al dicembre 2015, quando si è tenuto a Lecce un concorso di bellezza per cani.

Erano accusati di avere tagliato le orecchie ai propri cani, con la complicità dei veterinari, per vincere un concorso di bellezza.

Nelle scorse ore, il giudice monocratico Silvia Saracino, al termine del processo ha emesso la sentenza con motivazione contestuale ed ha condannato con pena sospesa a 15mila euro di multa, i proprietari: Vincenzo Orlandi 47enne di Squinzano; Francesco Papa, 45enne di Campi Salentina; David Zaccaria Mangia, 39enne di Monteroni. E poi, i veterinari Rosario Jary Spagna 47enne di Galatina e Massimo D’Andria, 59enne di Porto Cesareo, rispettivamente a 33 e 30mila euro di multa.

Inoltre, ritiene il giudice, “i reati contestati possono essere unificati per continuazione, essendo chiaramente espressione di un medesimo disegno criminoso”.

Invece, assoluzione per non aver commesso il fatto per: Marcello Pisanelli, 41enne leccese; Savina Carrozzo, 50enne di Cavallino, ed il veterinario Roberto Paciello, 68enne di Foggia.

Infine, non doversi procedere per prescrizione in favore di: Maria Teresa Colucci, 46enne di Castellana Grotte

Gli imputati rispondevano, a vario titolo ed in diversa misura, delle ipotesi di reato di: maltrattamenti agli animali e falsità ideologica in certificati commessa da persona esercenti un servizio di pubblica necessità.

Il collegio difensivo

Gli imputati sono assistiti dagli avvocati: Mario Stefanizzi, Paola Scarcia, Francesco Vergine, Arcangelo Corvaglia, Antonio Cerfeda, Luigi Vetere, Stefano Pati, Pierluigi Lagna, Federica Musso, Angelo D’Elia.

L’inchiesta

Le indagini hanno preso il via dopo l’accertamento effettuato dalla polizia locale di a Lecce, a seguito di una segnalazione presso la centrale operativa.

I fatti risalgono al dicembre 2015, quando si è tenuto a Lecce un concorso di bellezza per cani. Secondo il pm Valeria Farina Valaori, i cani (dotati di microchip) sarebbero stati sottoposti a sevizie, consistenti nell’amputazione dei lobi. Gli imputati, in alcuni casi, avrebbero dichiarato che la pratica del taglio delle orecchie (conchectomia), vietata in Italia se fatta per ragioni estetiche, fosse necessaria. Vennero inizialmente indagate 14 persone, ma 3 posizioni sono state stralciate. Per due di loro, il pm ha chiesto l’archiviazione. Un’altra persona ha invece chiesto di patteggiare la pena.



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