Maltratta e offende per anni moglie e figlio, 60enne di Galatina ‘colpito’ da divieto di avvicinamento

Inoltre, nei confronti dell’uomo è stato emesso il provvedimento di allontanamento dalla casa della famiglia. Dovrà mantenersi a una distanza di almeno 300 metri.

Nei giorni scorsi, gli agenti della Sezione di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Galatina, hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misura cautelare emessa a carico di un 60enne residente a Galatina, collaboratore scolastico, incensurato.

Il provvedimento è scaturito dalla denuncia formalizzata nel mese di luglio dalla moglie dell’uomo, 56enne galatinese, vittima di gravi maltrattamenti subiti per diversi anni che l’hanno ridotta in uno stato di profonda frustrazione.

La donna, dapprima ha contattato il “Centro Anti-violenza Malala” presente in città e in seguito ha sporto denuncia/querela presso il Commissariato galatinese e nella circostanza ha descritto con dovizia di particolari una condizione invivibile ed estremamente grave di incessanti condotte ingiuriose e offensive anche nei confronti del figlio, peraltro affetto da patologie psichiatriche.

L’uomo è stato indagato per maltrattamenti aggravati contro familiari e conviventi, lesioni personali aggravate e altro.

Alla luce di tutti gli elementi raccolti dagli investigatori, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce, il 9 settembre, ha emesso il provvedimento di allontanamento dell’uomo dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla moglie, che vieta al 60enne di andare negli stessi in cui si reca la vittima, ossia il domicilio del nucleo familiare e dei prossimi congiunti, il luogo di lavoro e a qualunque altro posto abitualmente frequentato moglie con l’obbligo di mantenere una distanza di almeno 300 metri in caso di incontro casuale, vietandogli, inoltre, di contattarla con qualsiasi mezzo.