Ex dirigente del Comune di Lizzanello accusato di truffa, falso e abuso d’ufficio. Finisce sotto processo

I fatti risalgono al mese di giugno del 2014. Sotto la lente di ingrandimento della Procura, era finita una presunta falsa richiesta di congedo 

Finisce sotto processo, un ex dirigente del Comune di Lizzanello. Il gup Michele Toriello, al termine dell’udienza preliminare, ha rinviato a giudizio Antonio Petrelli, 71 anni, ora in pensione.

Il Comune di Lizzanello su incarico del commissario prefettizio si è costituito parte civile, attraverso l’avvocato Francesco Spagnolo.

Invece, Petrelli, difeso dagli avvocati Roberto Rella e Laura Alemanno, potrà dimostrare l’estraneità alle accuse nel corso del processo che avrà inizio il 6 dicembre, dinanzi ai giudici in composizione collegiale.

Ricordiamo che in una scorsa udienza, il gup Sergio Tosi ha invece disposto il non luogo a procedere, al termine dell’udienza preliminare, per l’ex sindaco di Lizzanello, il 67enne Costantino Giovannico, difeso dall’avvocato Francesco Marchello. Secondo il gup Tosi: “Giovannico non ha compiuto e non ha concorso al compimento di alcun atto di falsificazione in relazione alla domanda di ferie del rag. Petrelli, essendo il diniego delle ferie non solo giustificato alla luce dei fatti, ma anche sorretto da norme del contratto collettivo”. Invece, Antonio Petrelli venne rinviato a giudizio. In seguito però, a causa di un difetto di notifica, venne annullato il provvedimento e gli atti ritornarono al pm. Successivamente si è arrivati all’udienza preliminare odierna, conclusasi con il rinvio a giudizio di Petrelli.

L’inchiesta

I due imputati, come sostenuto dal sostituto procuratore Massimiliano Carducci, rispondevano delle accuse di abuso d’ufficio, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici e truffa aggravata per l’erogazione di fondi pubblici.

I fatti risalgono al mese di giugno del 2014. Sotto la lente di ingrandimento della Procura, è finita una presunta falsa richiesta di congedo ordinario/straordinario/permesso da parte di Petrelli, poiché su quel documento sarebbe riportato un falso timbro di protocollo del Comune, riportante in calce il rifiuto dell’allora sindaco Giovannico, alla concessione delle ferie al dirigente capo del Servizio Economico Finanziario, per «motivi di servizio». In seguito, attraverso una determina, Petrelli avrebbe maturato il diritto a vedersi retribuiti 53 giorni di ferie non godute. A quest’ultimo è stato quindi riconosciuto un importo pari a 12.589 euro. E sempre secondo l’accusa, in virtù di tale provvedimento sarebbe stato arrecato un «danno ingiusto» alle casse del Comune di Lizzanello. L’inchiesta ha preso il via da un esposto presentato alla Corte dei Conti. A quel punto sono scattati gli accertamenti della Guardia di Finanza che hanno acquisito in municipio vari documenti.

Come detto, l’ex sindaco è stato però prosciolto da ogni accusa al termine dell’udienza preliminare.