Termina con la condanna a 8 anni di reclusione, il processo che vedeva imputato un 73enne di Copertino. Era accusato di abusi sessuali su una bambina, figlia della sua convivente.
Non solo, l’uomo era accusato di aver picchiato gli altri tre figli minorenni della donna, ma per il reato di maltrattamenti è stato assolto. Infine, all’imputato veniva contestato di averla aggredita con una pistola per impedirle di denunciarlo, ma l’accusa di minaccia aggravata dall’uso di arma è stata dichiarata prescritta.
Il collegio giudicante (presidente Fabrizio Malagnino), al termine del processo di primo grado, ha riconosciuto la responsabilità del 73enne per il reato di violenza sessuale aggravata e continuata. Ed è stata disposta una provvisionale di 50mila euro, oltre al risarcimento in sede civile, in favore della vittima. Quest’ultima si era costituita parte civile con l’avvocato Alessandro Stomeo.
L’imputato, difeso dall’avvocato Ivan Feola, potrà fare ricorso in Appello.
Le accuse per le quali è arrivata la condanna riguardavano le violenze che l’uomo avrebbe commesso ai danni della figlia minore della sua convivente. La bambina all’epoca dei fatti aveva 8 anni. Gli abusi sessuali sarebbero avvenuti nel 2017, mentre la piccola guardava la televisione o svolgeva i compiti. L’uomo avrebbe anche picchiato, tra il 2016 ed il 2019, la compagna e i suoi figli minori con calci e schiaffi. L’accusa di maltrattamenti è caduta al termine del processo. Il 73enne rispondeva poi di minaccia aggravata per un episodio del 2017, quando avrebbe puntato una pistola alla tempia della compagna, nel tentativo di ostacolarla a sporgere denuncia, dicendole: “Se mi denunci, ti ammazzo”. Per questo capo d’imputazione è stata dichiarata la prescrizione, a conclusione del processo.
Si conosceranno nei prossimi mesi, le motivazioni della sentenza di primo grado.
