Inchiesta slot machine. Società attiva nel gaming deve essere restituita ai legittimi proprietari

La decisione è stata presa dalla Corte di Cassazione. La vicenda era iniziata nel 2019, quando la Guardia di Finanza aveva eseguito il sequestro delle quote sociali.

Come disposto dalla Corte di Cassazione, la Oxo Games andrà restituita ai soci, legittimi proprietari. La Suprema Corte, infatti, ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura Generale avverso il provvedimento della Corte d’Appello di Lecce che ne aveva revocato la confisca.

La vicenda era iniziata nel 2019, quando la Guardia di Finanza, Sezione G.I.C.O., aveva eseguito il sequestro delle quote sociali, nonché di tutti i beni aziendali della Oxo Games s.r.l., in accoglimento della richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica di Lecce – Direzione Distrettuale Antimafia.

Nello specifico, le indagini svolte dalla Procura avrebbero paventato la presenza di un legame tra un socio (al tempo) della società Oxo Games, assistito dall’avvocato Luigi Covella, e i fratelli De Lorenzis. Legame che ha portato a ricondurre la Oxo Games S.r.l. alla M. Slot S.r.l., di cui erano proprietari Pasquale Gennaro De Lorenzis e Saverio De Lorenzis, assistiti dagli avvocati  Gabriella Mastrolia, Roberto Eustachio Sisto e Francesco Fasano.

Nel procedimento veniva coinvolto anche Pietro Antonio Ilario De Lorenzis, rappresentato dall’avvocato Ladislao Massari. Secondo la Procura, vi erano elementi di commistione fra le due attività societarie che sarebbero stati sufficienti a far presumere un’intestazione fittizia della Oxo Games, che invece sarebbe stata direttamente riferibile ai fratelli De Lorenzis.

Accogliendo la tesi della Procura, il Tribunale di Lecce aveva disposto la confisca della Oxo Games, ma la decisione era stata ribaltata dalla Corte d’Appello di Lecce, che, già in fase cautelare, aveva ritenuto non sussistenti i requisiti necessari per l’applicazione desequestro. La Corte aveva, sostenuto che non può sostenersi che nella Oxo Games siano stati reimpiegati i capitali illeciti provenienti dalla M. Slot S.r.l., non essendo dimostrato, alla luce della ricostruzione effettuata, il presupposto della costituzione della stessa M. Slot S.r.l., con capitali illeciti.

A questa conclusione la Corte d’Appello è giunta anche grazie agli esiti delle consulenze  di parte del Dott. Giuseppe Cairo, del Dott. Ivan Carpentieri e del Prof. Stefano Adamo.

La Procura Generale aveva tuttavia deciso di impugnare il provvedimento della Corte d’Appello, chiedendone l’annullamento in Corte di Cassazione.

La società sarà dunque restituita ai legittimi proprietari assistiti dagli avvocati Michele Bonsegna, Mercedes Salento, Francesco Cavallo e Serena Miceli.

 

 



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