Rispondono alle domande del giudice, le cinque persone finite in carcere, nell’operazione “Ali Babà”.
Gianfranco Schito, 45 anni di Taviano, Zakaria Kadim, 27 anni, nato a Casablanca ma residente a Taviano e Fabio Nobile, 47 anni di Taviano hanno respinto parzialmente gli addebiti dinanzi al gip Giovanni Gallo, durante l’interrogatorio di garanzia in carcere. Hanno negato l’appartenenza ad un’associazione e dunque di aver programmato assieme i furti. A loro dire, ognuno agiva autonomamente. Sono difesi dagli avvocati Biagio Palamà e Marcello Spiri.
Anche, Mattia Schito, 24 anni e Andrea Giannelli, 28 anni, entrambi di Taviano, agli arresti domiciliari, hanno risposto alle domande del giudice, fornendo un versione dei fatti similare.
Sono difesi dagli avvocati Biagio Palamà, Salvatore Bruno e Marcello Spiri.
Complessivamente, sono otto le persone arrestate. Tre di essi sono ricercati, ma potrebbero costituirsi nelle prossime ore: Nicholas Lezzi, 28 anni; Marco D’Amilio, 26 anni e Mattia Greco, 22 anni, anche loro di Taviano. Altre nove risultano indagate a piede libero.
In base alle indagini, gli associati avevano realizzato in pochi mesi, tra la fine del 2015 e la prima metà del 2016, circa 250 furti. Oggetti maggiormente trafugati? Condizionatori d’aria, elettrodomestici, attrezzi agricoli, giare nuove o antiche in terra cotta, biciclette, televisori e ogni altra cosa ritenuta utile alla rivendita sul mercato ad acquirenti compiacenti o precedenti proprietari.
Per questi motivi, nelle scorse ore, nei loro confronti, i Carabinieri della Compagnia di Casarano hanno eseguito, alle prime ore della giornata, otto ordinanze di custodia cautelare su richiesta del Pubblico Ministero Paola Guglielmi. I destinatari del provvedimento restrittivo sono accusati di Associazione per delinquere finalizzata ai furti, ricettazione ed estorsione.
Le indagini
L’attività di indagine ha avuto il suo incipit verso la fine o del 2015, quando, il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Casarano, in sinergia con le Stazioni dipendenti, oltre alla incisiva attività di prevenzione e repressione, ha proceduto a una minuziosa disamina del verificarsi, in maniera copiosa e con lo stesso modus operandi, di numerosissimi furti ai danni di abitazioni, abitazioni estive soprattutto in periodo invernale ed esercizi commerciali. I territori più colpiti sono risultati essere il comune di Taviano e la marina di Mancaversa, il comune di Racale e la marina di Torre Suda e quelle limitrofe; il comune di Ugento e le relative marine oltre ai paesi confinanti situati lungo la fascia costiera ionica in direzione del Capo di Leuca e anche verso i paesi vicini alla città di Lecce.
A seguito dei primi risultati dell’attività di indagine, avendo ben delineato i componenti del gruppo e le modalità d’azione, il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Casarano ha effettuato, di concerto con l’Autorità Giudiziaria, un’attività tecnica di intercettazione su diverse utenze telefoniche ed ambientali tra presenti, arrivando, all’emissione del provvedimento restrittivo di oggi.
L’attività investigativa si è svolta anche con l’ausilio delle unità cinofile per la ricerca di armi e droga e sotto la supervisione aerea di un elicottero dei Carabinieri del 6° Elinucleo di Bari.
