Si conclude con la condanna a complessivi 110 anni di carcere, il processo con il rito abbreviato a carico di quattordici imputati, scaturito dalla maxi operazione anti-droga “Oceano”.
Le condanne
Nello specifico: 15 anni e 8 mesi di reclusione per Ervin Gerbaj, 35enne albanese (chiesti 17 anni); 14 anni e 4 mesi per Marenglen Halka, 35 anni, di Fier (12); 9 anni e 8 mesi per Giuseppino Mero, 52 anni di Cavallino (chiesti 12 anni); 8 anni per Alessandro Scalinci, 32enne di Campi Salentina (chiesti 10); 7 anni ed 8 mesi per Gianluca Lorè, 33 anni di Brindisi (10); 7 anni per Tommaso Danese, 40 anni di Monteroni (10 anni); 8 anni e 4 mesi per Marjus Halka, 32 anni (10); 7 anni e 10 mesi per Hendri Kapllani, 29 anni di Valona (10); 5 anni e 6 mesi per Ermal Resulaj, 36enne albanese residente a Parabita (10 anni); 6 anni e 10 mesi per Davide Giovine (7 anni); 6 anni e 8 mesi per Christian Montanaro, 29 anni, di Taranto ed Alessandro Quarta, 23enne di Copertino(6 anni); 6 anni per Viktor Shaolli, 32 anni di Fier (5 anni); 9 mesi di reclusione (pena sospesa e non menzione) per Christian Luigi Giannone, 41enne di Cavallino (9 mesi).
Il giudice ha disposto per la maggior parte degli imputati il pagamento di una multa fino 30mila euro. Il gup Maritati ha anche assolto per alcuni singoli episodi di spaccio: Lorè, Danese, Gerbaj, Resulaj e Marjus Halka ( per il reato associativo). In un udienza precedente, il Sostituto Procuratore Guglielmo Cataldi ha invocato oltre 120 anni di carcere.
Infine, altre tre persone sono già state rinviate a giudizio al termine dell’udienza preliminare. Alessio Bellanova, 34 anni di Campi Salentina; Lorenzo Serra, 54enne di Lizzanello e Maurizio Vernich 39enne di Lecce dovranno presentarsi, innanzi al giudice monocratico Maddalena Torelli per l’inizio del processo.
Maurizio Vernich e Lorenzo Serra rispondono soltanto dell’accusa di aver svolto (assieme a Cristian Giannone), senza autorizzazione, attività di raccolta scommesse sia in Italia che all’estero, per via telematica presso un bar.
I reati contestati
Gli imputati rispondono a vario titolo ed in diversa misura dei reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione e traffico delle stesse e raccolta di scommesse clandestine.
Le indagini
Ricordiamo che nel settembre scorso, i finanzieri sgominarono alcuni componenti di una associazione bollata come ‘a delinquere armata’, impegnata nello smercio di sostanze stupefacenti, provenienti dall’Albania e destinata a tutto il Salento e ad alcune zone della Campania. Le indagini sono state coordinate dal Procuratore Cataldo Motta e dal Sostituto Guglielmo Cataldi e condotte dai finanzieri del Goa (Gruppo Operativo Antidroga).
Tra gli imputati risulta anche il nome di un appuntato della Gdf, a cui il Gip ha applicato la misura interdittiva della sospensione dal pubblico ufficio ricoperto. Christian Luigi Giannone risponde del reato di rivelazione di atti d’ufficio.
Secondo l’accusa, il militare avrebbe comunicato il numero di targa di alcune autovetture utilizzate dalla Guardia di Finanza per lo svolgimento dei servizi di pedinamento ed osservazione. Giannone risultava in stretti contatti con Giuseppino Mero che secondo la Procura, si adoperava a ricevere informazioni riservate riguardanti le attività investigative sull’organizzazione criminale. Inoltre, provvedeva alla distribuzione sul territorio salentino dello stupefacente. Scalinci svolgeva il ruolo di corriere e custode della droga e si adoperava al recupero crediti dei debitori. Bellanova, invece, avrebbe spacciato lo stupefacente, “affidatogli” dagli albanesi, a terze persone. Riguardo quest’ultimo, emerge da un intercettazione tra il Kapplani ed il Tole un importante retroscena sulla sua gambizzazione, avvenuta il 10 ottobre del 2013. Sarebbe stato vittima di un attentato, poiché avrebbe preteso alcune somme di denaro che doveva invece dare al sodalizio.
Il collegio difensivo
Tra i legali degli indagati: gli avvocati Umberto Leo, Alessandro Costantini Dal Sant, Alexia Pinto, Ladislao Massari, Elvia Belmonte, Francesco Calabro, Luigi e Roberto Rella, Giuseppe De Luca, Stefano Pati, Fulvio Pedone, Marco Castelluzzo, Francesco Delli Noci, Fabrizio Lamanna e Rosa Albano.
