Processo su presunta truffa con i fondi Antiracket: Il Comune di Lecce chiede di costituirsi parte civile

Rinviata a marzo l’istanza dell’avvocato Maggio. Hanno chiesto di costituirsi parte civile il Ministero dell’Interno e L’Associazione Antiracket.

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I giudici della seconda sezione collegiale ( Presidente Pasquale Sansonetti, a latere Fabrizio Malagnino e Silvia Saracino) hanno rinviato al 16 marzo per discutere sull’istanza depositata  dall’avvocato Stefano Maggio, nominato nei mesi scorsi dall’amministrazione di Palazzo Carafa.

A causa di alcuni difetti di notifica agli imputati, l’udienza è stata posticipata di alcuni mesi. In particolare, è stata preliminarmente accolta l’eccezione di nullità avanzata dal collegio difensivo, del decreto di citazione perché notificato in copia incompleta e mancante di nove pagine riguardanti molti imputati. Sempre in mattinata, hanno chiesto di costituirsi parte civile il Ministero dell’Interno e L’Associazione Nazionale Antiracket.

Invece, al termine dell’udienza preliminare dei mesi scorsi, innanzi al gup Alcide Maritati, avevano presentato  la medesima istanza: la Regione Puglia; l’ associazione Antiracket Lecce e quella di Taranto e due ex dipendenti che risultavano “parti offese” nel procedimento.

Il processo Antiracket: Tutti i nomi

Sul banco degli imputati, occorre ricordare, compaiono ventitre persone: Maria Antonietta Gualtieri, 62 anni, di Lecce, Presidente dell’associazione Antiracket Salento; Giuseppe Naccarelli, 48 anni, di Veglie, ex funzionario del Comune; Pasquale Gorgoni, 52 anni, di Lecce, funzionario di Palazzo Carafa; Attilio Monosi,47 anni di Lecce, ex assessore al Bilancio, raggiunto da una misura interdittiva dai pubblici uffici. 

Sono stati rinviati a giudizio nei mesi scorsi dal gup Alcide Maritati, anche: Marco Fasiello, 39 anni, di Lecce;Francesco Lala, 37 anni, di Leverano; Marcella Lezzi, 73 anni, di Veglie; Giorgio Bovi, 53 anni, nato a Lecce e residente a Roma; Lucia Rainò, 51 anni, di Lecce; Maria Marzia Dimastrogiovanni, 40 anni, di Leverano; Marco Bolognini, 65 anni, di Cellino San Marco; Biagio Solazzo, 54 anni, di Lecce; Giancarlo Saracino, 64 anni, di Lecce; Maurizio Vetere, 57 anni, nato a Taranto e residente a Nardò; Paolo Rollo, 59 anni, di Lecce; Pierantonio Cicirillo, 53 anni, di Lecce; Francesco Cavallo, 36 anni, di San Cesario; Giovanni De Matteis, 47 anni, di Gallipoli; Pierfilippo Centonze, 48 anni, di Novoli; Marco Centonze, 42 anni, di Carmiano; Maria Carmela Picciolo, 49 anni, di Gallipoli; Vincenzo Specchia, 64 anni, di Galatina; Fabrizio Natale, 40 anni, di Lecce.

Disposto il rinvio a giudizio, inoltre, per “cinque persone giuridicheovvero altrettante aziende per illeciti amministrativi, in relazione al reato di truffa. Si tratta della: All Energy con sede a Cellino San Marco; Saracino Costruzioni s.r.l. ; South Production; Yltour e My Italy Consulting s.r.l. tutte con sede a Lecce. Invece, Ilenia Sambati, 43 anni, di Lecce è stata prosciolta da ogni accusa. Questa è difesa dagli avvocati Marco Castelluzzo e Francesco Calabro.

Invece hanno gia patteggiato, dopo aver “concordato” la pena con il pm: Serena Politi, 39 anni, di Carmiano, ex segretaria della Gualtieri; Maria Teresa Perrone, 63 anni, di Carmiano; Chiara Manno, 37 anni, di Surbo; Michele Pasero, 51 anni, di Lecce; Stefano Maria Laudisa, 24 anni, di Cavallino; Salvatore Fiorentino, 60 anni, di Lecce; Costantina Sanghez De Luna, 50 anni, di Novoli; Ubalda Levante, 43 anni, di Carmiano. Nei prossimi mesi, invece, dovrebbe svolgersi anche la discussione del processo per i tre imputati che hanno scelto il giudizio abbreviato: F.V., 38 anni, di Lecce; Cristian Colella, 42 anni, di Brindisi e Salvatore Laudisa, 52 anni, di Lecce.

L’inchiesta

Ricordiamo che, la Procura leccese aveva chiesto il rinvio a giudizio per trentacinque imputati. L’istanza è stata avanzata dai pubblici ministeri Roberta Licci e Massimiliano Carducci.

Secondo la Procura, il Presidente dell’associazione Antiracket Salento, avvalendosi dell’apporto di numerosi altri soggetti, tra inquadrati all’interno della stessa associazione e pubblici amministratori, oltre che privati imprenditori ed avvocati, avrebbe posto in essere più condotte delittuose volte al fraudolento accesso ai finanziamenti. La Gualtieri risponde delle accuse di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, corruzione, concussione, falso ideologico e materiale, millantato credito. Non solo, anche di associazione a delinquere nel ruolo di capo, ma anche di promotore assieme a Giuseppe Naccarelli e Pasquale Gorgoni. Dopo i ricorsi presentati dalla difesa innanzi al Riesame ed al gip, i tre imputati hanno lasciato il carcere e sono ristretti ai domiciliari.

Riguardo la posizione di Attilio Monosi, la Procura contesta le accuse di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso e peculato, in merito ai lavori di ristrutturazione della sede di Lecce dell’associazione Antiracket, affidati alla ditta Saracino.

Gli imputati sono assistiti, tra gli altri, dagli avvocati: Riccardo Giannuzzi, Luigi Covella, Giuseppe Milli, Amilcare Tana, Luigi Rella, Stefano De Francesco,Anna Grazia Maraschio, Francesco Vergine, Carlo Sariconi, Andrea Conte, Francesco De Iaco, Cesare Del Cuore, Paolo D’Amico e Sandro Caforio entrambi del Foro di Brindisi, Francesco Spagnolo, Andrea Sambati, Giuseppe Romano, Paolo Spalluto, Francesco Galluccio Mezio, Francesca Conte,Viola Messa, Marco Pezzuto, Paolo Pagliara, Riccardo Rodelli, Daniele Cataldi, Vincenzo Magi, Lavinia Gala, Daniela Colella, Carlo Congedo, Cristiano Solinas, Alessandro Troso, Giuseppe Fornari del Foro di Milano, Antonella Lillo, Romeo Russo, Manfredo Fiormonti del Foro di Latina.



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