Ricerche sulla Xylella mediante la tecnica della q-pcr: la tesi di Laurea di un salentino

Il dott. Umberto Caputo – originario di Porto Cesareo – ha scritto una tesi di Laurea sulla Xylella Fastidiosa, laureandosi in Scienze Biologiche all’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro di Alessandria. ‘Cosa mi ha spinto? L’amore per la mia terra’.

L’impatto sul territorio dell’emergenza xylella ha, lo scorso marzo, oltrepassato i confini locali, giungendo nelle aule universitarie del nord Italia. Un case study ‘ad hoc’ analizzato dal dott. Umberto Caputo, originario di Porto Cesareo e laureatosi lo scorso marzo in Scienze Biologiche presso il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro di Alessandria. La tesi in fisiologia vegetale con il titolo di “ricerca di xylella fastidiosa in estratti fogliari di olivo mediante la tecnica della q-pcr” è stata, peraltro, anticipata da uno stage effettuato in compagnia degli esperti dell’Università del Salento. Un vero e proprio monitoraggio dello stato fisiologico di piante di olivo in uliveti sperimentali assieme a COPAGRI Puglia. Stamattina, la redazione di LecceNews24.it è riuscita a contattare telefonicamente l’autore della medesima tesi:«Essendo per me un argomento particolarmente familiare – dice Umberto Caputo in una brevissima intervista alla nostra testata – ho ritenuto interessante farlo conoscere ai professori e ai membri della Commissione presenti al mio esame finale».
 
«Una tesi – spiega – divisa in diversi capitoletti che descrive la situazione venutasi a creare in seguito al ritrovamento del patogeno da quarantena ‘xylella fastidiosa’ sugli alberi di olivo affetti da CodiRo.  Non poteva, insomma, lasciarmi indifferente. L'amore per la mia terra, il desiderio di contribuire in qualche modo alla salvaguardia del nostro patrimonio paesaggistico, mi ha spinto a elaborare una tesi sull'argomento al fine di sensibilizzare docenti, ricercatori e studenti di un’altra università».
 
Queste le tematiche affrontate:

  • microbiologia del batterio;
  • sviluppo della malattia;
  • trasmissione del batterio;
  • gli insetti vettori;
  • misure agronomiche;
  • ed infine diagnosi della malattia, così come tecniche di diagnosi per l’identificazione in real time PCF della Xylella Fastidiosa.

Nella completissima relazione, spazio anche alle Buone Pratiche effettuata da COPAGRI, le cui ricerche sono tese a limitare l’azione del vettore. 



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