Atti vandalici chiesa di San Giovanni Battista. L’associazione LeA-Liberamente e Apertamente prende le distanze

‘Riteniamo che episodi di tale entità siano da condannare e ribadiamo la nostra totale estraneità agli atti vandalici, che di certo non rientrano nel modus operandi della nostra associazione’. LeA-Liberamente e Apertamente chiarisce la sua posizione.

Hanno completamente dipinto di rosso il volto della Madonna, all'esterno della chiesa di San Giovanni Battista alla periferia di Lecce e non contenti hanno ‘colorato’ i muri della parrocchia con frasi offensive contro Dio, i Sacerdoti e Alfredo Mantovano, ex sottosegretario all'Interno ospite, come relatore, del convegno sulla famiglia organizzato da Alleanza Cattolica e in programma lo scorso 7 febbraio proprio nel luogo di culto di via Novara. Le scritte, una recita “Dio è trans”, l’altra “Preti pedofili” oltre a quella rivolta a Mantovano, etichettato come "talebano" sono state prontamente coperte mentre la vernice è ancora ben visibile sulla statua  della Vergine.
 
Il gesto ha immediatamente suscitato lo sdegno di alcuni esponenti politici che non hanno tardato ad esprimere parole di condanna «Sono vicino ed esprimo tutta la mia solidarietà –  ha dichiarato il consigliere regionale di Ncd, Andrea Caroppoal parroco don Gerardo Ippolito con la sua comunità ed agli amici di Alleanza Cattolica – di cui l’On. Mantovano è autorevole esponente – meritoriamente impegnati insieme al Comitato Nazionale SI ALLA FAMIGLIA nella promozione e nella difesa della famiglia naturale fondata sul matrimonio di cui parla la nostra Costituzione nonché del diritto di ogni bambino ad avere un papà e una mamma e degli stessi ad educare liberamente i loro figli senza subire l’indottrinamento di genere».
 
«Quanto accaduto – conclude il consigliere del Nuovo Centro Destra- è di inaudita gravita e segno di un clima intollerabile in danno di chi difende la famiglia della Costituzione e la libertà di educazione. Per questo mi sembra doveroso che tutte le forze politiche prendano ferma posizione e condannino questo gesto violento e oltraggioso: diversamente si renderanno responsabili di fornire copertura “morale” a liberticidi e violenti».
 
Ma a prendere le distanze dal gesto è anche e soprattutto l'associazione LeA-Liberamente e Apertamente «Apprendiamo – si legge nel comunicato – che le indagini sono rivolte anche nei confronti della nostra associazione, in quanto promotrice del presidio tenutosi lo scorso 7 febbraio, in concomitanza della conferenza di Alleanza Cattolica, presieduta dall'On.Mantovano, al quale sono rivolte alcune delle scritte apparse sul muro. Ci dispiace constatare che il nostro presidio pacifico, svoltosi nel parco alle spalle della chiesa con le dovute autorizzazioni e sotto la supervisione costante delle forze dell'ordine, sia stato oggi definito come un “momento di tensione tra esponenti delle associazioni lgbt e dell'area antagonista” con relativo intervento della polizia per ristabilire l'ordine pubblico».
 
«Riteniamo – conclude la nota- che episodi di tale entità siano da condannare, e ribadiamo la nostra totale estraneità agli atti vandalici, che di certo non rientrano nel modus operandi della nostra associazione. Certi che il lavoro della Digos e dei Carabinieri porterà a fare luce sull'accaduto, grazie anche al supporto delle telecamere della zona, ci mettiamo a disposizione per qualsivoglia collaborazione. Inoltre, al di là delle differenti ideologie di pensiero, esprimiamo la nostra solidarietà all'on.Mantovano».



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