Minacce di morte davanti ai figli piccoli e “microspie” nei vestiti della moglie. Allontanato da casa

Ubriaco o sotto effetto di sostanze stupefacenti, minaccia la moglie anche davanti ai figli piccoli. Anche utilizzando una pistola. Ora è stato allontanato dall’abitazione familiare.

Un incubo durato due anni. Un inferno fatto di maltrattamenti, minacce di morte e brutalità commesse anche davanti ai figli piccoli. Un tormento su cui è stata scritta la parola fine, grazie al provvidenziale intervento della Polizia di Stato. L’uomo ora dovrà allontanarsi dall’abitazione familiare e non potrà più avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla moglie.

La violenza consumata tra le mura domestiche

L’uomo – ubriaco o sotto effetto di sostanze stupefacenti – si è scagliato spesso contro la moglie, anche davanti ai figli piccoli costretti ad assistere a quella furia cieca. Atti violenti e denigratori che, in più casi, sono sfociati in vere e proprie minacce di morte.

Non soltanto parole offensive, l’ira dell’uomo si è materializzata in “avvertimenti” resi ancor più veritieri e convincenti dall’uso di una pistola. L’arma è stata ritirata dai poliziotti, in via cautelare, al fine di impedire che l’uomo la utilizzasse ancora.

La poveretta era succube del marito, completamente assoggettata alle vessazioni psicologiche, come testimonia il fatto che ha ritirano una querela, su costrizione dell’uomo.

Violenze di ogni tipo, ma anche numerosi pedinamenti che l’indagato ha effettuato utilizzando gli strumenti di localizzazione elettronica. Non solo, il controllo è diventato ossessivo: ha captato le conversazioni della moglie attraverso una microspia collocata nel suo vestiario.

L’epilogo

L’incubo ora è finito con la misura cautelare emessa dal Giudice, su richiesta del Pubblico Ministero, che ha imposto all’uomo di allontanarsi dall’abitazione familiare e di non avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla moglie.