Accese le luminarie in Pediatria: le luci e i colori della festa incantano i bambini ricoverati

Da oggi per i piccoli pazienti dell’Ospedale di Scorrano entrare in Pediatria sarà un po’ come camminare per le strade vestite a festa

Per i piccoli pazienti ricoverati all’Ospedale di Scorrano è stato un giorno di festa. Il reparto di Pediatria, infatti, si è trasformato in una stradina vestita a festa grazie alle luminarie che hanno reso famosa nel mondo la cittadina alle porte di Maglie.

Per i bambini è stato un po’ come passeggiare nel corso principale del paese, dimenticandosi almeno per un momento di trovarsi in una struttura sanitaria. Tutto merito del progetto «Pediatrie in festa» che ha donato una luce nuova e più colorata al “Veris Delli Ponti”.

La luce delle luminarie oltre il buio della malattia

«È un piccolo miracolo della Sanità Pubblica che mette insieme operatori, volontari, famiglie e apre gli ospedali al territorio» ha sottolineato il Commissario Straordinario della ASL di Lecce, Rodolfo Rollo. Curare, infatti, significa usare ogni strumento a disposizione, anche con la ‘bellezza’ come quella regalata dalle tipiche parazioni che hanno conquistato anche gli stranieri. Così il freddo nosocomio, spesso associato al dolore, può diventare un ambiente familiare, accogliente e capace di regalare sorrisi ai bambini e, perché no, anche ai più grandi.

A rendere possibile questo momento magico è stata l’Associazione di volontariato “Portatori sani di sorrisi ets” che ogni giorno dispensa sorrisi negli ospedali salentini con la clownterapia. «Quando curi una malattia o vinci o perdi – ha sottolineato il presidente, Pierangelo Muci – quando ti prendi cura di una persona vinci sempre!».

Non c’è solo l’illuminazione artistica. La strada è fatta da tanti piccoli passi, anche di ruote come quelle del camper Felicetto, “il gigante buono utile per far spostare i piccoli pazienti con tutta la famiglia”. Senza dimenticare i “babbalù”, porta flebo di legno colorati con cui i bambini potranno scorrazzare liberamente in reparto.

Cose belle, che sono il frutto di un lavoro corale al quale partecipano tante altre realtà: Associazione ALR, Associazione Abilmente Insieme, Associazione “Lorenzo Risolo”, “Musica Noscia” di Galatone ed altre. Chi impegnato nell’integrazione dei diversamente abili, chi in Oncoematologia Pediatrica, chi nella beneficenza oppure nel sostenere persone in difficoltà, dai bisogni alimentari a quelli sanitari, come l’acquisto di farmaci.

Progetti che toccano con mano le esigenze reali delle persone, come sottolineato dal sindaco di Scorrano, Guido Nicola Stefanelli: «Sono iniziative che ci riempiono d’orgoglio e fanno onore a chi le realizza».

Uno stimolo, per il Commissario Rollo, a guardare oltre insieme: «Sarebbe bello – ha proposto – riunire in un forum tutte queste realtà per condividere gli scenari futuri, perché insieme possiamo ridisegnare la Sanità che già oggi sta cambiando, in modo particolare a Lecce, individuata per realizzare il Polo Pediatrico del Salento che servirà anche Brindisi e Taranto».

Un cambiamento che è già in atto, come ha ricordato il Direttore medico dell’Ospedale, Osvaldi Maiorano: «Abbiamo fatto la scelta di aprire l’ospedale, ampliando gli orari di visita, di avere anche nelle terapie intensive un contatto diretto, seppure con le dovute precauzioni. Stiamo usando le strutture in un modo nuovo e moderno. Entrare nella nostra pediatria è come entrare in una specie di sala giochi, veramente bello per tutti».

Bello e avvincente, come le “sfide” del dr. Carmelo Perrone, direttore della Pediatria e Neonatologia: «Stiamo spendendo tante energie per far diventare Scorrano un nodo importante del Polo Pediatrico Salentino. Con due obiettivi: uno di natura professionale, la codifica di tutti i passaggi assistenziali, applicando cioè la stessa metodologia per raggiungere gli obiettivi sanitari. L’altro riguarda l’umanizzazione delle cure: seminiamo la cultura del sorriso, unendola alla professionalità e generando così l’empatia della guarigione, che moltiplica gli effetti benefici delle terapie. Lavoriamo non solo con le medicine, ma anche con il far sentire i pazienti coccolati: è la qualità globale dell’assistenza».

Con importanti passi in avanti, poiché nella pediatria di Scorrano è presente l’unico ambulatorio di Neurologia pediatrica del territorio salentino, ma è attivo anche un polo di diagnostica pediatrica, nefrologica ed intestinale, un centro di immuno-allergologia pediatrica che esegue test di provocazione orale per gli alimenti e per i farmaci: «Tutto ciò – ha scandito Perrone – funziona grazie alle persone che ci danno una mano, a tutti quelli che credono nel nostro lavoro. La strada è coniugare le due sfide più importanti: l’umanizzazione delle cure con la qualità professionale, con l’obiettivo finale di fornire le risposte al bambino qui nel Salento».

Con una marcia in più offerta dai colori, dalle luci e dall’accoglienza degli ambienti sanitari. A sottolinearlo il prof. Ezio Del Gottardo, dell’Università Internazionale degli Studi di Roma (“Gli spazi non sono semplicemente funzionali ma da essi dipende il benessere della persona, che per un bambino si attiva attraverso l’immaginazione e il gioco, che sono condizioni del suo vivere”) e il prof. Alessandro Gennaro, dell’Università di Roma “La Sapienza” (“La presa in carico del paziente passa dalla costruzione anche di ambienti capaci di suscitare emozioni: l’ambiente diventa così il fattore facilitante che permette di sentirsi a casa, anche stando in ospedale”). Infine, le parole del designer Lucio Del Gottardo, che ha messo a disposizione dell’Ospedale la sua esperienza e la fantasia di un piccolo creativo: «Ho comprato una luminaria per mio figlio, che ne è affascinato, e l’ho messa in casa. Poi è bastato vedere lui, le sue emozioni, per pensare di inserire le luminarie anche nella Pediatria a Scorrano. Se vuoi fare qualcosa per un bambino, a volte basta solo ascoltarlo: sarà lui a dire ciò che gli serve».