Botti di capodanno, 10 regole per proteggere i nostri animali

Come ogni anno, a capodanno, si ripete la tradizione dei botti poco prima, e dopo, la mezzanotte. Senza contare i danni fisici che puntualmente si registrano a causa della pericolosità dei fuochi d’artificio.

Non solo danni fisici a causa dei fuochi d'artificio, ma a Capodanno si registra anche la proliferazione di vendita e detenzione abusiva di prodotti pirotecnici. Parleremo dei danni e dei problemi che i “festeggiamenti” possono procurare ai nostri animali domestici.

“I festeggiamenti per l’arrivo del nuovo anno sono spesso un incubo per gli animali – scrive l’Oipa – Organizzazione internazionale protezione animali –  il rumore di petardi e fuochi d’artificio, spesso fatti scoppiare anche nei giorni immediatamente precedenti il capodanno, terrorizzano i quattro zampe che possono essere colpiti da veri e proprio attacchi di panico”.

Ciò che preme ricordare è che “gli animali – prosegue l’Oipa – hanno una diversa percezione dei rumori, nei cani, ad esempio, il senso dell'udito è notevolmente superiore a quello umano. Oltre a sentire vibrazioni comprese tra 20 mila e 40 mila Hz (l'uomo non sente quelle che superano i 20 mila) sentono ad un volume doppio del nostro”. Da non dimenticare poi, la capacità olfattiva dei cani. Una componente dei fuochi per noi marginale che risulta essere particolarmente rilevante per i cani che sono in grado di sentire odori ad una concentrazione “un milione di volte inferiore a quella percepita dall'uomo e ad una distanza per noi inimmaginabile”.  Ansia e terrore allo stato puro per i nostri amici a quattro a zampe.
Cosa fare, dunque, per aiutarli? Fare a meno dei botti sarebbe sicuramente la migliore soluzione. Nel frattempo, l’Oipa, diffonde dieci regole -consigli per proteggerli nel migliori dei modi e difenderli dalla paura:

  1. Teniamo gli animali il più lontano possibile dai festeggiamenti e dai luoghi in cui i petardi vengono esplosi
     
  2. Non lasciamoli soli. Gli animali fobici potrebbero avere reazioni incontrollate e ferirsi, quindi è necessario stare loro vicino, senza esagerare con coccole e carezze. E’ necessario mostrarsi tranquilli e felici, cercando di distrarli, se possibile, con giochi e bocconcini, mostrando che non c’è nulla di cui preoccuparsi.
     
  3. Non lasciamoli in giardino. Tenere in casa o in un luogo protetto e rassicurante anche gli animali che abitualmente vivono fuori in modo da scongiurare il pericolo di fuga.
     
  4. Teniamo alto il volume di radio o televisione in modo che venga attutito il rumore dei botti proveniente dall’esterno, chiudendo le finestre e abbassando persiane.
     
  5. Lasciamo che si rifugi dove preferisce, anche se si tratta di un luogo che normalmente gli è “vietato”.
     
  6. Durante le passeggiate teniamoli al guinzaglio, evitando anche di liberarli nelle aree per gli animali per evitare fughe dettate dalla paura. E’ fondamentale non portarli fuori a mezzanotte o nelle ore immediatamente precedenti perché spesso gli scoppi iniziano con anticipo.
     
  7. Nei mesi precedenti facciamo visitare l’animale da un veterinario comportamentalista che prescriverà la terapia da seguire, sia comportamentale che, nel caso si necessario, farmacologica.
     
  8. Evitiamo soluzioni fai-da-te somministrando tranquillanti, alcuni sono addirittura controindicati e fanno aumentare lo stato fobico.
     
  9. Rivolgiamoci ad un veterinario comportamentalista per un processo graduale di desensibilizzazione, esponendo l'animale allo stimolo ad un'intensità progressivamente aumentata quando si trova in uno stato di rilassamento emozionale.
     
  10. Sensibilizziamo l'opinione pubblica, e soprattutto i bambini, su quanto questi inutili rumori possano essere dannosi per i quattro zampe.

    « Ogni anno i botti fanno vittime sia umane che animali – ricorda Massimo Comparotto, Presidente OIPA Italia –. Nel periodo che va dalla metà di dicembre ai primi giorni di gennaio riceviamo moltissime segnalazioni di animali domestici smarriti, feriti o morti a causa dei botti: è importante che tutti comprendano quanto un momento di festa per alcuni diventi motivo di sgomento e terrore per altri. Chi ama gli animali non spara botti".



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