Caos al pronto soccorso del ‘Fazzi’, D’Agata:’Scene del dopoguerra’

Giovanni D’Agata, presidente dello ‘Sportello dei Diritti’, raccoglie le segnalazioni di diversi cittadini leccesi che evidenziano le condizioni caotiche del pronto soccorso situato al ‘Vito Fazzi’

Decine e decine di pazienti e loro familiari hanno raccontato allo “Sportello dei Diritti” delle condizioni estreme in cui versa il ‘Pronto Soccorsodell’Ospedale civile ‘Vito Fazzi’ di Lecce. Le situazioni di primo intervento richiedono massima accortezza, efficienza ed organizzazione. Il personale medico, assieme ai suoi operatori, si assume ogni giorno delle grandi responsabilità; “che in questo caso  indicare quali vittime di qualcosa che certamente ‘non va’, al pari dei cittadini che si trovano costretti ad affrontare le lunghe trafile e le ore d'attesa a cui ormai siamo abituati ad assistere anche quando sono in preda a dolori lancinanti che spesso possono essere risolti con una banale puntura, ma che richiedono comunque una pronta anamnesi da parte del personale sanitario”. Non usa mezzi termini l’avvocato Giovanni D’Agata, che dello ‘Sportello dei Diritti’ ne è il presidente.
 
Risulta evidente, secondo D’Agata, che i piani di riordino e le conseguenti chiusure di strutture di prossimità, compresi alcuni "pronto soccorso" del territorio, hanno provocato solo un aggravio della situazione. “Non si tratta di fare la solita retoricaaggiungema assistere a scene che sembrano riportarci indietro sino al dopoguerra quando l'Italia doveva ripartire dalla devastazione del conflitto, con le eloquenti immagini che fotografano persone in attesa lungo una porta ad aspettare il proprio turno”.
 
Il disordine non riesce ad assorbire correttamente l'utenza; ragion per cui occorre un intervento diretto ed immediato a porre rimedio “prima che la lentezza degli interventici scrive D’Agata in una nota stampa lo stress cui loro malgrado sono sottoposti il personale medico e paramedico, porti a danni ben maggiori delle lamentele cui quotidianamente ci vengono rivolte”.
 
Da un lato vi è la critica al sistema ‘Sanità’. Dall’altro, però, lo stesso D’Agata fa un plauso al personale ospedaliero per il lavoro svolto a dir poco encomiabile. “Una professione davvero di ‘trincea’, non possiamo non criticare duramente le scelte verticistiche di anni di malapolitica che a partire dal livello nazionale, ma soprattutto regionale ci hanno portato sino a questo punto".