Lotta all’abbandono dei rifiuti, la Provincia consegna le fototrappole a 27 comuni del Salento

I dispositivi sono forniti in comodato d’uso gratuito all’Ente, che ne aveva fatto richiesta all’Agenzia territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti

La Provincia di Lecce consegna ai sindaci del territorio le fototrappole per la sorveglianza delle violazioni ambientali.

I dispositivi sono forniti in comodato d’uso gratuito all’Ente provinciale, che ne aveva fatto richiesta all’Agenzia territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti (Ager), proprio per avviare un progetto strategico con il Corpo di Polizia provinciale e il Servizio Ambiente, mirato al contrasto e alla repressione dei reati per l’abbandono dei rifiuti.

A consegnare la strumentazione il comandante del Corpo Antonio Arnò e il tenente Mauro Stefàno, responsabile del progetto.

I comuni che ne hanno fatto richiesta

A richiedere i dispositivi sono stati i comuni di Cannole, Castrignano del Capo, Castro, Cutrofiano, Gagliano del Capo, Galatone, Giuggianello, Lequile, Leverano, Maglie, Martano, Matino, Monteroni, Montesano Salentino, Neviano, Parabita, Presicce-Acquarica del Capo, Racale, San Donato, Santa Cesarea Terme, Sogliano Cavour, Spongano, Sternatia, Surano, Surbo, Uggiano la Chiesa, Vernole.

“La Provincia continua la sua attività di contrasto alle violazioni ambientali, che tanto pesano sul territorio, non solo dal punto di vista economico, ma anche da quello dell’immagine, avvalendosi del prezioso lavoro del Corpo di polizia provinciale, cui va il nostro sentito ringraziamento”, ha dichiarato il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, che sottolinea anche la fattiva collaborazione con Ager Puglia, guidata dal direttore generale Gianfranco Grandaliano. “Le 163 fototrappole che oggi mettiamo nelle mani dei sindaci salentini consentiranno ai Comuni di monitorare le criticità esistenti sui territori e di impedire così il ripetersi di comportamenti scorretti da parte di incivili, che nulla hanno a che fare con la comunità salentina quotidianamente impegnata nella valorizzazione e nella tutela del patrimonio naturalistico e paesaggistico”, conclude il presidente Minerva.

I dispositivi saranno gestiti dai singoli Comuni, con la finalità di intensificare i servizi di vigilanza e monitoraggio delle direttrici stradali e delle aree pubbliche e private maggiormente interessate dal fenomeno dell’abbandono di rifiuti. Tra le finalità dell’utilizzo delle apparecchiature di videosorveglianza, non c’è solo l’individuazione dei soggetti responsabili delle violazioni in materia di Codice dell’ambiente, ma anche quella di essere un valido deterrente contro i comportamenti illegali.