Contro i pericoli della rete, la Polizia a tutela delle nuove generazioni

Un’inziativa di respiro nazionale che la Polizia di Stato ha messo in atto affinchè le nuove generazioni, i nostri ragazzi non vengano lasciati soli tra i pericoli di internet. Troppe, infatti, sono le insidie che si nascondono nella rete soprattutto per i giovanissimi.

E’ approdata anche a Lecce, in piazza S. Oronzo,  la campagna educativa itinerante partita nei giorni scorsi da Piazza del Quirinale a Roma e realizzata dalla Polizia di Stato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e l’ Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza. L’obiettivo è quello di sensibilizzare e prevenire i rischi e i pericoli della Rete.

Un progetto che si ripete visto il successo della prima edizione in occasione della quale gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno incontrato circa 100.000 studenti nelle piazze e 400.000 nelle scuole, 15.000 genitori, 8.000 insegnanti per un totale di 1.800 Istituti scolastici. Sono stati 9.000 i km percorsi e 42 le città raggiunte sul territorio, grazie anche a una pagina facebook con oltre 400.000 visualizzazioni settimanali sui temi della sicurezza online.

Preziosa la collaborazione con aziende come Facebook, Italiaonline, con i portali Libero.it e Virgilio.it, Fastweb, FireEye, Google, H3G, Microsoft, Telecom Italia, Twitter, Norton by Symantec, Skuola.net, Vodafone, Wind, Youtube,  Scania, Continental, ItalWork Consorzio e RDS 100% Grandi Successi "radio ufficiale dell'evento" . Tutti per un solo grande obiettivo: “fare in modo che i gravissimi episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie,  non avvengano più”.

Gli operatori della Polizia Postale e delle aziende, attraverso un truck di 18 metri allestito con un’aula didattica multimediale con postazioni internet, dalle 9 di questa mattina – e fino alle 18- sono presenti a Lecce nello scenario di Piazza S.Oronzo, dove  svolgere incontri e raggiungere i giovani e i giovanissimi, grazie ad un  linguaggio semplice ma diretto e adatto a tutte le fasce di età, con studenti, genitori, insegnanti e società civile, sull’utilizzo sicuro, consapevole, responsabile e critico della rete internet.

Speciali testimonial per la tappa leccese i giocatori dell’ US Lecce, Lopez, Bogliacino, Lepore, Di Chiara, Scuffia, accompagnati dal team manager Francesco Lillo. Una presenza importante per i giovanissimi che questa mattina hanno preso parte alle iniziative all’interno della struttura allestita in piazza.

Tra le novità dell’iniziativa, non poteva mancare la pagina facebook “Una vita da social” dove verranno postate le attività e le impressioni dei giovani internauti durante tutte le tappe del Truck.
Secondo una ricerca di Skuola.net, realizzata per la Polizia di Stato, su un campione di circa 10.000 studenti di scuole medie e superiori, solo 1 studente su 5 afferma che i social hanno un ruolo marginale nelle relazioni sociali.
 
Tra i motivi principali che spingono i ragazzi all’uso di questi strumenti, ci sono infatti il desiderio di informarsi sia sulle notizie (59%) che su quanto accade ai propri amici e conoscenti (51%) ma anche sostituire per ragioni di risparmio economico telefonate ed e sms (44%).  Quasi l’85% degli studenti appartiene ad un gruppo classe su WhatsApp che per la maggior parte di loro costituisce uno strumento equivalente al tradizionale gruppo di studio.
Così non stupisce che 9 ragazzi su 10 hanno uno smartphone con accesso internet in mobilità. Tra questi oltre il 60% accede ai social mentre si trova a scuola e quasi la metà di loro anche in presenza di un docente.
Oltre la metà degli intervistati trascorre sui social network più di un’ora al giorno. Globalmente 1 ragazzo su 4 si dichiara sempre connesso, rispondendo prontamente ad ogni notifica proveniente da smartphone, tablet o pc.
Circa 12 mesi fa il dato degli “always-on” era di poco inferiore a 1 su 3.
 
Da questo ne discende la necessità di disporre sempre di una connessione internet. Quando viene a mancare, 1 su 6 ammette di provare un senso d’ansia e di prodigarsi per ristabilire subito l’accesso alla Rete, mentre la metà degli intervistati vive questa situazione con fastidio ma senza fretta di riconnettersi.
 
Preoccupa in maniera più forte il fenomeno del cyberbullismo: circa 2 ragazzi su 3 ritengono che fenomeni di questo tipo siano in aumento. Infatti la metà di loro ha avuto esperienza diretta o indiretta di fenomeni di questo tipo. Per questo motivo 4 su 5 accoglierebbero con favore incontri con esperti per formare gli studenti all'uso dei social.